Libro prima puntata.
INTRODUZIONE
Benvenuti, questa è una semplice raccolta di incubi, non ha grandi pretese se non farvi entrare nelle pieghe della mia mente. Credo che tutti noi abbiamo avuto degli incubi nella vita, sia ad occhi aperti sia ad occhi chiusi, beh io sono una super specialista negli incubi ad occhi chiusi.
Gli incubi ad occhi chiusi sono la mia personale maledizione, li ho da sempre, sin da piccola, e non ho mai capito il motivo. La mia infanzia è sempre stata legata alla paura che qualcosa di catastrofico stesse per succedere a me o alle persone che amavo. Avevo spesso sensazioni tipo quell'aria fredda che ti provoca il brivido dietro il collo, quella mano viscida e fredda che ti tocca la schiena, ti fa trasalire sbigottita e molto spesso vedevo tutto nero in seguito a questo dovevo andare a dormire.
Appena entravo nella cameretta avevo paura di quello che sarebbe stato chiudendo gli occhi e durante l'adolescenza le cose non sono migliorate, sognavo e mi svegliavo tremante e sudata. Dopo una nottata così dovevo come tutti affrontare la vita, ed ero piena di dubbi sul futuro ed ogni volta che avevo ad una scelta da fare gli incubi peggioravano. La mia vita diventava un inferno, mi chiudevo in me stessa e mi chiedevo sempre a che punto ero, dove ero e dove volevo andare. Con il tempo ho imparato a scrivere i miei sogni per cercare di capirli e su un altro foglio scrivo i miei desideri per vedere se si avverano. Quest'ultima idea mi ha aiutato in più di un'occasione a fare chiarezza, ma torniamo ora ai sogni.
Ho pensato di raccontarvi tutti i miei incubi romanzandoli e legandoli uno dietro all'altro per regalarvi la collezione di tutti i brividi agghiaccianti che ho provato.
Scusate per il gelido regalo, ma la mia mente è un posto molto freddo e disordinato. La mia mente è una mente di una donna, una combattente che ha affrontato il male a viso aperto e che ha deciso di parlare.
Le mie parole possono ogni tanto urtare gli animi più suscettibili, ma generalmente voglio chiaramente dire che non sono, né mi sento in alcun modo migliore di nessuno di voi. Voi vedete il mondo attraverso i vostri filtri e la vostra sensibilità io invece uso la mia, cerco di usare il terzo occhio per creare una visione di un futuro molto più fertile e proficuo, dopo tutte le avventure che ho passato nella vita. Provo a vedere un futuro pieno di sogni, di studi e di viaggi… vi ricordo inoltre che i sogni sono desideri; ora torniamo però agli incubi.
Siccome gli incubi ad occhi chiusi sono la mia specialità da sempre, i motivi per questo fenomeno sono molteplici…forse il più importante è questo: ho pazienza ma sono anche una persona molto emotiva e sensibile; nel corso della vita ho avuto le tante schegge nei piedi ed i miei periodi bui. Ho sempre però ricercato la luce per illustrare questa parte della mia vita e vi metterò al corrente della mia poesia preferita: La scala di cristallo.
LA SCALA DI CRISTALLO
Figliolo, ti dirò una cosa:
la vita per me non è stata una lunga scala di cristallo.
Ha avuto chiodi,
e schegge,
e tavole sconnesse,
e tratti senza tappeto:
nudi.
Ma sempre
continuavo a salire,
raggiungendo un pianerottolo,
svoltavo un angolo,
e certe volte entravo nel buio
dove non c’era la luce.
Perciò, figliolo non tornare indietro.
Non fermarti sugli scalini
perché ti è faticoso andare.
Non cadere, adesso:
perché io continuo ancora, amore,
ancora mi arrampico,
la vita per me non è stata una scala di cristallo.
LA MISSIONE (PROLOGO)
La missione della nostra eroina è di preservare la sua vita e di trovare il suo equilibrio e la sua libertà ed indipendenza dopo aver affrontato tutti i suoi mostri, che sono veramente tanti. Tanti sono gli ostacoli interni ed esterni che ho dovuto affrontare, che si sono materializzati e smaterializzati nei miei incubi, ma sempre ho ricercato la luce come potete vedere nella poesia La scala di cristallo.
La scala di cristallo ben rappresenta il periodo di confusione che sto attraversando, e la voglia di realizzarmi.
Nel libro si vedrà prima un’eroina molto timida che scappa di continuo davanti ai propri mostri, poi inizia a combattere sebbene a volte quando la situazione sia ancora pericolosa scappi. Alla fine di un processo interiore complicato, si vedrà una prevalenza di combattimento rispetto alla fuga.
In questi passaggi parlo di un’evoluzione personale dalla fuga all’attacco, ma tutto questo avviene per preservarmi o per tutelare quello che ritengo giusto.
Nel libro verrò aiutata da alcuni ed ostacolata da altri, ma vi lascio leggere e vi auguro: buona lettura.
PARTE 1
Sognatori.... citazione dal film Fitzcarraldo
“Solo chi sogna può spostare le montagne…”
CAPITOLO 1
Citazione di Les Brown
“Punta sempre alla luna, mal che vada avrai vagabondato tra le stelle”.
LA FUGA
“La vita è una lunga lezione di umiltà” citazione di James Matthew Barrie
Stavo correndo sulle scale per prendere la chiave che ci avrebbe finalmente liberata…sapevo istintivamente erano 55 scalini per salire ed altri 55 per scendere. Vedevo che dietro di me si chiudevano le porte ed i cancelli e grate antichissime e tutto era buio e disperazione.
Paura ed ansia i sentimenti, respiro corto affannato su di me e pareti che dal giallo al bianco panna diventano sempre più sfumate… stavo entrando nell’inferno ma non potevo rallentare. Nella mia corsa la chiave di uscita da quel posto era tutto: era la salvezza! Arrivata all’ultimo scalino scatto verso la stanza dove c’è la chiave. La chiave che avevo visto era il simbolo della liberazione, era il nostro liberarci dalle tenebre... ma sapevo ci stava lui il mostro con gli artigli, avrebbe difeso la chiave, non sarebbe stato semplice.
Affrontare il mostro richiedeva molta forza, era stato un uomo nella vita precedente, un forte uomo pedofilo e di potere. Potevo solo scattare sulla destra e attaccare con l’unica sedia di legno che avevo trovato, una sedia contro un mostro che era stato un mito in vita…
Una vita fatta di eccessi, bevute fino all’alba, cocaina, donne, milioni di donne, pedofilia finché non fu orrendamente arso vivo… ero sempre stata sensibile in vita ed avevo capito, percepito le debolezze del mostro e d'improvviso avevo attaccato. Gli avevo fracassato la sedia con una finta di lato in testa, quest'ultima si era rotta e due monconi mi erano rimasti in mano, agitata ed aggressiva continuavo infilzando i due monconi nel torace e nel collo del mostro…ora l’orrenda figura bruciata era a terra, potevo solo tentare di dargli fuoco, lo avrebbe rallentato, aveva la fobia per il fuoco…l’orrendo mostro aveva la fobia del fuoco che avrebbe spazzato via l’invidia che aveva nutrito durante la sua vita, un'indivia feroce nei confronti della bellezza e dell’innocenza, era infatti psicopatico e manipolativo in vita. Io non ero certa di questa sua fobia, ma dovevo pur difendermi e renderlo inoffensivo.
Durante la vita aveva capito che l’invidia e la gelosia erano mal viste così le mascherava dietro una corazza fatta di charme e di intellettualismo, ma oscuri ed aspri erano i suoi pensieri, si dice infatti gran brutta cosa è la fame…ma per me l’invidia è peggio, infatti ha originato nella storia guerre, risse, conflitti ed infiniti lutti.
…trovai il mio accendino dei bei tempi… così lo chiamavo lo Zippo dei miei sedici anni quando sfumacchiavo di nascosto… mi ero mossa velocemente ed avevo lanciato lo Zippo ed ero corsa verso le scale dopo aver visto e preso la chiave… 55 scalini penso... sono giovane, li percorro volando sentendo dolore sopra il ginocchio ma perseverando… pensando che ogni scalino è la vita contandoli e ricontandoli… raggiunta la cima un ultimo svolto dietro la ringhiera che proteggeva le scale e consegno la chiave rapidamente ai compagni trovati lì che cercano la luce, ma anche a chi vuole andare in direzione opposta ed avventurarsi per gli abissi… a chiave gira e io sento che il mostro si sta riprendendo e si avvicina vuole ripercorrere le scala… ma noi vogliamo tutti uscire di lì per sempre e scappare verso la luce… la luce la cerco da sempre, ma intanto ho sempre davanti le intricate sbarre del cancello che sono dipinte di bianco e che mi ricordano la purezza ed ancora una volta la luce.
Sei un turbine di creatività! Il tuo lavoro è sempre imponente.
Ci si prova :D
Brava, mi è piaciuto lo stile di scrittura.
Ma impara a venderti meglio : non pubblicarlo integralmente.
Per quanto riguarda il discorso incubi, in certi casi l'incubo peggiore è la vita.
Lo è davvero.
finalmente IL LIBRO!!
eccolo a voi :D
Letto il primo rigo mi son detto: questo vale la pena leggerlo ;). Complimenti.
Grazie :D
Mangerei più leggero la sera... :O
NO!!! altrimenti come guadagno ???