Miep Gies: un gigante.
Ciao a tutti,
oggi voglio parlarvi di un altro gigante: Miep Gies. Parlare di lei non é affatto semplice per vari motivi: prima di tutto la sua statura morale va al di là di ogni parola che io possa trovare; secondariamente ha avuto una vita lunga ed avventurosa una seconda puntata sará necessaria.
Non sono una che ama i riconoscimenti internazionali e le poche volte che ho fatto una conferenza, non riuscivo a dormire o a mangiare per il nervoso, ma citerò uno dei premi vinto da Miep ovvero quello dei Giusti tra le nazioni. Se il tema vi incuriosisce vi lascio il link: https://it.wikipedia.org/wiki/Giusti_tra_le_nazioni.
Miep nasce nell‘Austria e quest‘ultima viene dopo pochi anni sconfitta nella prima guerra mondiale. Vede la guerra Miep, come primo ricordo d‘infanzia, vede i soldati per le strade che tornano sconfitti, conosce la fame e le restrittezze. Inizia la sua vita con la sofferenza, il dolore e la depressione di una nazione sconfitta, non mangia abbastanza e non cresce come dovrebbe. La madre si dispera, ma non può nutrirla, come atto di amore estremo, si separa dalla figlia la abbandona su un treno, treno che la porterà verso la salvezza.
Miep ricorderà quel triste evento d‘infanzia dicendo che la madre le aveva messo un cartello sul collo, l‘aveva salutata e l‘aveva lasciata sola sul treno, la bambina si sentirà sola e abbandonata, ma dopo anni capirà e perdonerà la madre.
Miep viene adottata da una generosa famiglia olandese che la nutre e la supporta in ogni modo, al punto tale che nonostante sia una famiglia numerosa le pagherà gli studi fino alla maturità. Miep ripagherà la famiglia dimostrandosi indipendente e studentessa modello, verrà descritta dai professori come riservata, ma capace di imparare. Miep aveva dovuto imparare molto anche nei primi anni di vita, aveva visto fame e disperazione, ma anche aiuto e solidarietà nel momento del bisogno, questa lezione la porterà con se tutta la vita.
Fedele al suo carattere indipendente Miep inizia a lavorare e trova lavoro nell‘Opekta, compagnia di cui Otto Frank è il padrone. Miep è giovane, ama ballare ed è molto intraprendente, non si tira indietro, realizzando una delle prime ricette che ora spopolano su youtube. Insegna con un video come fare la marmellata perfetta alla moderne casalinge olandesi.
Ecco qui:
Diventa amica dei Frank e trova anche un fidanzato, dopo questa breve parentesi serena si vedono le prime ombre all‘orizzonte. Siamo negli anni 40 e arriva Hitler ed il nazzismo, Miep si rifiuta categoricamente di aderire all‘ideologia del Reich, rischia persino di essere deportata in Austria, visto che il suo passaporto era stato invalidato.
Avevo letto un libro in ceco su questo episodio, dove Miep dice di essere arrivata a scrivere un appello alla Regina per risolvere la situazione già pochi anni prima.
Un altro problema era anche la mancanza di posti dove vivere, tutto sembrava già occupato dai disperati che scappavano dalla dittatura tedesca e quindi non riuscivano a trovare un alloggio per quanto piccolo.
http://www.miepgies.nl/en/biography/jan%20gies/
Dopo aver trovato l‘alloggio, iniziano a convivere visto che come molte coppie moderne, non hanno i soldi per sposarsi e quando lo faranno arriveranno ad avere solo un anello invece che due, visto che saranno completamente senza soldi. Scusate la nota personale, ma mi ricorda qualcosa questo essere con le pezze al culo ehm per esempio gli ultimi 10,11 anni.
Miep trova un attimo di pace sposandosi, si sente felice e festeggia, e farà bene a festeggiare perché presto si aprirà una crepa che attirerà sconvolgendo la vita a millioni di persone. Iniziano le deportazioni e Miep continua a rifiutare il nazzismo, se gli ebrei portano la stella gialla di Davide, lei porta un fiore giallo simbolo dell‘Olanda, la protesta fallirà, ma non i tentativi suoi e del marito di aiutare gli altri.
Miep aveva introiettato i valori di solidarietà ricevuti da piccola e li dona a chiunque può. Vive in un piccolo appartamento, ma anche qui lei e il marito nascondono un ebreo, aiuta due intere famiglie ed un altro amico a nascodersi nell‘alloggio segreto, sopra alla ditta dei Frank.
É dura la vita di Miep, si sveglia aiuta l‘amico nascosto a casa sua, corre a fare la spesa con il problema del cibo razionato durante la guerra, il marito l‘aiuta ad avere i documenti che le servono per ottenere le razioni. Fa la spesa, va in ufficio lavora duramente con il pensiero di non fare salire nessuno ai piani superiori e fare scoprire gli ebrei che protegge. Non solo il weekend fornisce libri, arriva a convincere l‘altra segretaria ad iscriversi a vari corsi per corrispondenza, come se non sbaglio latino e stenografia. Quest‘ultimo corso verrà fatto da Margot Frank ma anche da Anna Frank stessa.
Non si risparmia Miep, la sera corre nell‘alloggio a raccontare i fatti del giorno ed a mantenere alto il morale delle persone. Passa un anno, ne passano due, il cibo è sempre più scarso e gli ebrei del rifugio sono senza soldi, mangiano cibo miserabile e Miep dice di avere avuto una crisi, di aver avuto paura di non farcela, ma di avere deciso che questo non l‘avrebbe distrutta. Resiste Miep, giunge al punto di prendersi dei seri rischi: una volta va a prendere un libro proibito, i soldati passando le tagliano la strada, Miep impreca arrivando a dargli dei porci, secondo alcuni, per sua fortuna i soldati non l‘ascolteranno perché se perquisita avrebbe rischiato grosso con un libro proibito.
Purtroppo i Frank vengono traditi ed arrestati e qui Miep è stata insuperabile. Anche con una pistola puntata invece di farsi prendere dal panico, prova il tutto per tutto, prima si alza e dice: Lei è di Vienna, anche io. Il soldato si ammorbidisce, secondo un‘altra fonte il giorno successivo tenta di andare a corrompere un soldato, le viene puntata un‘arma alla testa e lei dice qualcosa come: Sono cittadina del Reich e se lei ora mi spara, dovrà fornire spiegazioni, inoltre entrando ho sentito una radio inglese, cosa che è proibita, lo sappiamo io e lei che la guerra è perduta, perché non collabora?. Questa era Miep, implacabile con la sua forza di volontà anche se alta poco più di un metro e cinquanta un vero guerriero, determinata a fare il bene rischiando costi quello che costi.
Purtroppo è arrivata troppo tardi per salvare i Frank, ma non per salvare il diario di Anna, lo raccoglie e lo nasconde, rispetta però la vita privata di Anna e non lo legge. Il fatto stesso di non leggerlo salverà il diario. Anni dopo Miep dirà infatti che se avesse letto il diario avrebbe trovato il nome di altri aiutanti e per salvarli avrebbe dovuto bruciare il diario.
La guerra finisce e il padre di Anna è l‘unico sopravissuto, ma è distrutto davanti alla gravità di quello che è successo, Miep se ne dispiace e non sa cosa fare, si ricorda del diario e lo ridà al padre di Anna. Il padre di Anna lo legge e si sente meglio, Miep ha paura di leggere il diario e qui la posso capire, ha paura di cosa c‘è scritto, ha paura di rivivere quegli anni d‘orrore. Alla fine legge il diario e trova grande conforto, sembra di rivedere Anna viva.
Per concludere vorrei spiegare una nota personale, parlo spesso dei personaggi del diario di Anna Frank non per una mia strana malattia mentale, ma perché sto leggendo il diario in tedesco opera piuttosto ardua e per capirne dei passaggi sono andata a ricercare online.
great post
Clap Clap Clap! Bello. Letto tutto di un fiato. Bello proprio :-)
guarda secondo me nessuna parola è abbastanza per descriverla...
Se non l'hai mai fatto, vai a vedere la casa di Anna ad Amsterdam. È un posto che ti segna.
Guarda...ci penso spesso...per altro non sarebbe lontano...buona idea
Che bel post, davvero brava.
Grazie. Tu anche scrivi bei post
😊😊