Come prendere decisioni migliori: la lezione di Daniel Kahneman (by @kork75)

Ti sei mai chiesto come fai a prendere le decisioni che influenzano la tua vita? Sei sicuro di essere sempre razionale e obiettivo nelle tue scelte? O forse ti lasci guidare dall'istinto e dalle emozioni, per poi cercare di giustificare le tue azioni con la logica?

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Ora, ti parlerò di Daniel Kahneman, uno psicologo israeliano che ha vinto il Premio Nobel per l'economia nel 2002 per aver integrato la ricerca psicologica nella scienza economica, specialmente in merito al giudizio umano e alla teoria delle decisioni in condizioni d'incertezza. Kahneman, insieme al suo collega e amico Amos Tversky, ha dimostrato che noi esseri umani siamo esseri razionalizzanti, non razionali:prendiamo decisioni di pancia e poi le giustifichiamo con la testa, insomma un pò alla maniera di una famosa battuta della serie TV Boris.

La teoria dei due sistemi di pensiero

La teoria dei due sistemi di pensiero è il cuore della ricerca di Kahneman e Tversky. Questa teoria sostiene che il nostro cervello funziona con due modalità diverse, che Kahneman chiama Sistema 1 e Sistema 2. Il Sistema 1 è il nostro modo di pensare automatico, intuitivo, veloce ed emotivo. Il Sistema 1 è responsabile delle nostre reazioni istantanee, delle nostre impressioni, delle nostre associazioni e delle nostre intuizioni. Il Sistema 1 è utile quando dobbiamo agire in situazioni semplici, familiari o urgenti, ma può anche portarci a commettere errori di giudizio e a cadere in trappole cognitive. Il Sistema 2 è il nostro modo di pensare deliberato, razionale, lento e logico. Il Sistema 2 è responsabile delle nostre analisi, delle nostre riflessioni, delle nostre argomentazioni e delle nostre decisioni. Il Sistema 2 è utile quando dobbiamo affrontare situazioni complesse, nuove o importanti, ma richiede anche più sforzo, attenzione e motivazione. Il Sistema 2 può anche essere influenzato dal Sistema 1, che tende a imporre la sua visione della realtà.

Gli euristici e le distorsioni cognitive
Gli euristici sono delle scorciatoie mentali che il Sistema 1 usa per semplificare il processo decisionale. Gli euristici sono basati sull'esperienza, sulla memoria e sull'apprendimento, e ci permettono di risparmiare tempo ed energia. Tuttavia, gli euristici possono anche portarci a sbagliare, perché non tengono conto di tutte le informazioni disponibili, delle probabilità e delle conseguenze. Le distorsioni cognitive sono degli errori sistematici di ragionamento che derivano dall'uso degli euristici. Le distorsioni cognitive sono influenzate da fattori emotivi, sociali e culturali, e ci inducono a vedere la realtà in modo distorto, a confermare le nostre credenze e a ignorare le evidenze contrarie. Kahneman e Tversky hanno identificato e descritto numerosi euristici e distorsioni cognitive, tra cui i seguenti:

• L'euristica della rappresentatività: consiste nel giudicare la probabilità di un evento o la somiglianza di un oggetto in base alla sua aderenza a uno stereotipo o a una categoria. Questo euristico ci porta a ignorare le informazioni statistiche e a commettere errori come il giudizio per congiunzione, la negligenza della frequenza di base e il bias del campione;
• L'euristica della disponibilità: consiste nel giudicare la frequenza o la rilevanza di un evento in base alla facilità con cui possiamo richiamarlo in mente. Questo euristico ci porta a sovrastimare la probabilità di eventi salienti, recenti o emotivi, e a sottovalutare la probabilità di eventi meno evidenti, lontani o neutri;
• L'euristica dell'ancoraggio: consiste nel basare le nostre stime o le nostre aspettative su un valore iniziale, che funge da punto di riferimento o da ancora. Questo euristico ci porta a essere influenzati da informazioni irrilevanti, suggestive o arbitrarie, e a non adeguare sufficientemente le nostre valutazioni in base alle nuove informazioni.

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Come prendere decisioni migliori
Le scoperte di Kahneman e Tversky ci mostrano che il nostro processo decisionale è spesso fallace, irrazionale e influenzato da fattori emotivi e cognitivi. Tuttavia, questo non significa che dobbiamo rinunciare a prendere decisioni o affidarci completamente alla fortuna. Al contrario, possiamo usare le conoscenze di Kahneman e Tversky per migliorare il nostro modo di pensare e di agire. Ecco alcuni suggerimenti per prendere decisioni migliori:

• Riconosci il ruolo del Sistema 1 e del Sistema 2: cerca di capire in quali situazioni puoi affidarti al tuo intuito e in quali devi attivare il tuo ragionamento. Non lasciarti ingannare dalle apparenze, dalle emozioni o dalle pressioni sociali, ma cerca di essere consapevole dei tuoi processi mentali e dei loro limiti.
• Metti in discussione i tuoi euristici e le tue distorsioni cognitive: cerca di identificare gli euristici e le distorsioni cognitive che influenzano le tue decisioni e cerca di correggerli. Usa le informazioni oggettive, le statistiche e le evidenze per valutare la realtà e le tue opzioni. Non farti trarre in inganno da stereotipi, pregiudizi o suggestioni, ma cerca di essere critico e obiettivo.
• Cerca diverse prospettive e alternative: cerca di ampliare il tuo campo visivo e di considerare diversi punti di vista e possibilità. Chiedi il parere di altre persone, soprattutto di quelle che hanno esperienze, competenze o opinioni diverse dalle tue. Confronta le tue scelte con quelle di altri, soprattutto di quelli che hanno avuto successo o che hanno commesso errori. Non ti accontentare della prima soluzione che ti viene in mente, ma cerca di generare e valutare più alternative.

Ti ho parlato di Daniel Kahneman, uno psicologo che ha rivoluzionato la scienza economica e la comprensione del processo decisionale umano. Ti ho spiegato la sua teoria dei due sistemi di pensiero, gli euristici e le distorsioni cognitive che influenzano le nostre decisioni e i modi per migliorare il nostro modo di pensare e di agire. Se vuoi approfondire l'argomento, ti consiglio di leggere il libro di Kahneman "Pensieri lenti e veloci", in cui l'autore riassume le sue ricerche e le sue idee in modo chiaro e coinvolgente.