L'Italia al centro della transizione energetica europea: i progetti SoutH2 Corridor e Callisto Mediterranean CO2 Network (by @kork75)

L'Europa si è posta l'ambizioso obiettivo di raggiungere la neutralità climatica entro il 2050, riducendo le emissioni di gas serra di almeno il 55% entro il 2030. Per realizzare questa visione, è necessario trasformare il sistema energetico del continente, puntando sulle fonti rinnovabili e sulla decarbonizzazione dei settori più inquinanti. In questo contesto, l'Italia gioca un ruolo cruciale, grazie a due progetti inseriti nella sesta lista dei "Progetti di Interesse Comune" (PCI) dell'Unione Europea: SoutH2 Corridor e Callisto Mediterranean CO2 Network.

L'idrogeno è considerato una delle fonti energetiche chiave per la transizione ecologica, in quanto può essere prodotto da fonti rinnovabili, non emette CO2 durante il suo utilizzo e può essere impiegato in diversi settori, come l'industria, i trasporti e il riscaldamento. Tuttavia, per sfruttare appieno il suo potenziale, è necessario creare una rete di infrastrutture che consenta di produrre, trasportare e distribuire l'idrogeno in modo sicuro ed efficiente. Il progetto SoutH2 Corridor si propone di realizzare una dorsale di 3.300 km di gasdotti dedicati all'idrogeno, che collegherà il Nord Africa, l'Italia, l'Austria e la Germania. Il progetto è promosso dai gestori delle reti di trasporto del gas (TSO) dei quattro paesi coinvolti: Snam per l'Italia, TAG e GCA per l'Austria e bayernets per la Germania. L'obiettivo è fornire idrogeno rinnovabile a basso costo ai principali cluster di domanda europei, sfruttando il potenziale delle fonti solari e eoliche del Nord Africa e riutilizzando in gran parte le infrastrutture esistenti, con l'aggiunta di nuovi segmenti di gasdotto dove necessario. Il progetto ha ricevuto il sostegno politico dei tre paesi europei e l'interesse di numerosi attori coinvolti nella produzione e nel consumo di idrogeno lungo tutto il corridoio. Si prevede che la dorsale sia operativa entro il 2030 e abbia una capacità di importazione di idrogeno dal Nord Africa di 4 milioni di tonnellate all'anno, pari a oltre il 40% dell'obiettivo di importazione fissato dalla strategia REPowerEU. Il SoutH2 Corridor rappresenta una grande opportunità per l'Italia, che potrà beneficiare di una fonte energetica pulita, sicura e competitiva, in grado di ridurre la dipendenza dalle importazioni di gas naturale e di sostenere la decarbonizzazione dei settori più difficili da elettrificare. Inoltre, l'Italia potrà valorizzare la sua posizione geografica e la sua esperienza nel settore del gas, diventando un hub strategico per il trasporto e la distribuzione di idrogeno in Europa.

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La cattura, il trasporto e lo stoccaggio della CO2 (CCS) è una tecnologia che consente di ridurre le emissioni di CO2 provenienti da processi industriali o da centrali termoelettriche, catturandole e trasportandole verso siti geologici idonei, dove vengono stoccate in modo permanente. Si tratta di una soluzione complementare alle fonti rinnovabili, che può contribuire a decarbonizzare i settori ad alta intensità energetica e a creare una domanda per l'idrogeno a basse emissioni di carbonio. Il progetto Callisto Mediterranean CO2 Network si propone di sviluppare una rete di infrastrutture per il trasporto e lo stoccaggio della CO2 nel bacino del Mediterraneo, coinvolgendo l'Italia, la Francia e la Grecia. Il progetto è promosso da Snam, Edison, TotalEnergies e Hellenic Petroleum, con il supporto delle autorità nazionali e regionali. L'obiettivo è creare un mercato regionale della CO2, che possa attrarre investimenti e innovazione, e favorire la cooperazione transfrontaliera tra i paesi del Mediterraneo. Il progetto prevede la realizzazione di una rete di gasdotti sottomarini e terrestri, che collegherà i principali siti di cattura della CO2 in Italia, Francia e Grecia con i siti di stoccaggio offshore, situati principalmente in Italia. Si stima che la rete possa trasportare e stoccare fino a 10 milioni di tonnellate di CO2 all'anno entro il 2030. Il Callisto Mediterranean CO2 Network rappresenta una sfida importante per l'Italia, che potrà dimostrare la sua leadership nella tecnologia CCS e nel suo potenziale di sviluppo. L'Italia potrà inoltre beneficiare di una riduzione delle emissioni di CO2 dei suoi settori industriali, di una maggiore sicurezza energetica e di nuove opportunità di crescita e occupazione.

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I due progetti presentati, pur essendo strategici per la transizione e la decarbonizzazione dell'Europa, non sono esenti da critiche e obiezioni. Alcuni dei possibili contro argomenti sono:

• Il costo e la complessità dei progetti, che richiedono ingenti investimenti pubblici e privati, una forte cooperazione tra diversi attori e paesi, e una regolamentazione armonizzata a livello europeo;
• Il rischio di ritardi o blocchi dovuti a difficoltà tecniche, burocratiche o politiche, che potrebbero compromettere il rispetto delle scadenze e degli obiettivi prefissati;
• L'impatto ambientale e sociale dei progetti, che potrebbero avere effetti negativi sul territorio, sulla biodiversità, sul clima e sulle comunità locali, se non realizzati con criteri di sostenibilità e partecipazione;
• La concorrenza e la complementarità con altre soluzioni per la transizione energetica, come l'efficienza, le rinnovabili, l'elettrificazione e le comunità energetiche, che potrebbero essere più convenienti, efficaci e democratiche.

In conclusione, possiamo affermare che i progetti SoutH2 Corridor e Callisto Mediterranean CO2 Network sono due iniziative di grande rilevanza per la transizione e la decarbonizzazione dell'Europa, che vedono l'Italia come protagonista. Questi progetti, se realizzati con successo, potranno portare benefici economici, energetici e ambientali al nostro paese e al continente, contribuendo al raggiungimento degli obiettivi climatici dell'UE. Tuttavia, questi progetti non sono privi di sfide e critiche, che richiedono una gestione attenta e trasparente, un coinvolgimento di tutti gli stakeholder e una visione integrata e sistemica della transizione energetica. Come cittadini, possiamo contribuire a questo processo, informandoci, partecipando e chiedendo conto delle scelte che vengono fatte in materia di energia e clima.