Steem vicino al suo Minimo Storico: Prezzo vs Valore! / Steem near its All-Time Low: Price vs Value! [ITA/ENG]

in Italy5 days ago (edited)

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👇ENGLISH VERSION BELOW 👇


Ciao a tutti amici e amiche di Italy e di Steemit.

Sono su Steemit da un po' di anni, ho scritto centinaia di post, curato, commentato, vissuto i bei tempi del 2018, il pump del 2021 e anche i periodi bui.

Oggi guardando il prezzo di Steem che ha perso i 0.070 $, praticamente si sta avvicinando all’All-Time Low, fa riflettere.

Non è una novità improvvisa: siamo in un lento downtrend da tempo, con volumi bassi e poca attenzione esterna.

Ci aspettavamo un 2025 diverso, una super bullrun e la partenza dell'altseason...invece ci ritroviamo in un mercato crypto profondamente cambiato.

Sono arrivati gli istituzionali e gli ETF che hanno portano capitali enormi, ma diciamocelo... quasi tutti su Bitcoin ed Ethereum.

Le piccole alt come la nostra faticano a ricevere rotazione, e i vecchi pump del 2017-2021, per capirci quelli dove anche le shitcoin andavano to the Moon, ecco, credo che non torneranno più, almeno non nello stesso modo.

E quindi anche Steem non potrà più contare solo su quello per riprendersi!
La piattaforma di Steemit funziona ancora, ci sono persone che postano ogni giorno, contest, curation teams, community, iniziative genuine e ultimamente i giochi play to earn.

Sicuramente non basta, ci vuole di più, nuovi utenti e investitori che credono in questo progetto e innovazione per competere con piattaforme web3 più recenti.

Chiaramente sta salendo la frustrazione, la stanchezza, la sfiducia degli utenti che vedono diminuire le loro ricompense e il valore del loro wallet.

E in casi di paura si tende a fare scelte avventate, come il power down totale, però attenzione perché storicamente, i minimi assoluti sono stati i punti da cui poi sono partiti i rimbalzi più forti.

E se mai arriverà una nuova ondata di interesse verso le social blockchain, chi avrà tenuto o accumulato a questi livelli avrà poco da rimpiangere.

Restare oggi su Steemit non è una scelta di prezzo, ma di valore.
Qui non c’è solo un token in difficoltà, c’è un capitale umano fatto di reputazione, relazioni, contenuti e anni di presenza che nessun nuovo utente può comprare sul mercato.

Io non so se Steem tornerà a brillare come in passato, né quando.
So però che questa piattaforma continua a darmi voce, relazioni, crescita e anni di presenza digitale che oggi hanno ancora un valore, anche se il prezzo, purtroppo, non lo riflette.

Comunque andranno le cose, io voglio essere tra quegli Steemians che non hanno mollato nemmeno quando era difficile.

Grazie per aver letto il mio post.




ENGLISH VERSION

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Hi everyone, friends from Italy and Steemit! 👋

I’ve been on Steemit for quite a few years now. I’ve written hundreds of posts, curated, commented, lived through the good times of 2018, the 2021 pump, and also the dark periods.

Today, looking at the price of Steem dropping below $0.070, is getting dangerously close to its All-Time Low, it makes you think.

This didn’t happen overnight: we’ve been in a slow downtrend for a long time, with low volumes and very little external attention.

We were expecting a very different 2025, a strong bull run and the start of a real altseason… instead, we’re facing a crypto market that has deeply changed.

Institutional players and ETFs have arrived, bringing massive capital, but let’s be honest… almost all of it has gone into Bitcoin and Ethereum.

Small alts like ours struggle to see any real rotation, and the old pumps of 2017–2021, the ones where even shitcoins were going to the Moon, probably won’t come back, at least not in the same way.

So Steem can no longer rely on that alone to recover.
The Steemit platform still works: people post every day, there are contests, curation teams, communities, genuine initiatives and, lately, play-to-earn games.

That’s not enough, though. We need more: *new users, investors who believe in the project, and real innovation to compete with newer web3 platforms.

Frustration, fatigue and distrust are clearly growing among users who see their rewards shrinking and the value of their wallets declining.

And in moments of fear, people tend to make impulsive decisions, like a full power down. But caution is needed, because historically, absolute lows have often been the points from which the strongest rebounds started.

And if a new wave of interest in social blockchains ever arrives, those who held or accumulated at these levels may have very little to regret.

Staying on Steemit today is not a price decision, but a value decision.
Here there isn’t just a struggling token, but a human capital made of reputation, relationships, content and years of presence, something no new user can buy on the market.

I don’t know if Steem will shine again like it did in the past, or when that might happen.
What I do know is that this platform still gives me a voice, relationships, growth, and years of digital presence that still have value today, even if the price, unfortunately, doesn’t reflect it.

Whatever happens, I want to be among those Steemians who didn’t give up, even when it was hard.

Thanks for reading my post.




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High Quality Curation.


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NON PERDERTI IL NUOVO GIOCO SULLA BLOCKCHAIN DI STEEMMiniature di YouTube 1280x720 px(1).gif



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I'm part of ITALYGAME Team with: @girolamomarotta, @sardrt, @mad-runner, @frafiomatale,


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Ciao @mikitaly, quanta amarezza a leggere questo post!
Io sono arrivata dopo di te ma ormai sono oltre 4 anni e sinceramente non pensavo che saremmo arrivati a questo punto.
Cerco di resistere ma capisco i tanti utenti che piano piano ci stanno mollando!
Spero che dall'alto decidano di intervenire in qualche modo e che lo facciano al più presto, altrimenti poi non ci sarà più niente da salvare!

La verità è che per rendere di nuovo appetibile la piattaforma, ci vorrebbero ricompense interessanti!
Adesso sono troppo basse e la gente non ha né tempo né voglia di provare a essere tra i fortunati che ricevono upvote di tanto in tanto.
È brutto vedere la piattaforma in queste condizioni...

Dall'alto? Mi auguro che per alto non s'intenda le istituzioni governative...hai visto il progetto di legge dell'albo degli influencer e il rischio KYC su qualunque social, blog e forum? Le iniziative marchiate UE non promettono certo bene...

Excellent point of view that you have expressed. Indeed, there should be greater concern shown through effective measures to attract new users, together with changes to the frontend to make this social network more appealing.

Markets and medium- to long-term forecasts do not point to significant growth in the price of the token… but we all know how volatile these ecosystems can be.

Yes, the platform is used globally in a democratic way, and this remains one of the strengths of this network. Cheers :)

Perhaps decentralized blogging platforms aren't attracting much interest anymore. Add to that the fact that they're less attractive than traditional social media, and the earnings aren't as attractive anymore. Let's hope for some signs of recovery at least in the long term.

In my opinion, the objective of decentralized platforms was never to compete with traditional social media. Unlike centralized networks, they offer control over the platform and transparency. The need for independent digital spaces makes even more sense today, especially within the European context we live in, where misinformation, combined with powers that seek to control freedom of expression, is becoming a real threat. I continue to believe that new Steemit users should benefit from a very attractive reward policy per post in order to motivate them to stay and grow within this space. I hope that 2026 will be a better year here. Cheers :)

Certainly a higher reward would be a way to entice new users.😊

Upvoted! Thank you for supporting witness @jswit.

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Temo che la faccenda sia più grossa di quel che si pensi. Non è per fare l'uccellaccio del malaugurio, ma date le condizioni in cui blurt è andato a parare (e prima ancora di blurt c'era un altro social pagante in cripto del quale non ricordo il nome, ma aveva il simbolo di una balena blu: avevo pure provato e riprovato a iscrivermi, a suo tempo, ma purtroppo era già bello che andato), non è che per il futuro abbia grandi speranze. Mi auguro però che, sia come sia, steemit non chiuda i battenti. Gli ho dedicato un intero e-book e mi spiacerebbe immensamente che sparisse tra i meandri della blockchain. Ci sono comunque di mezzo le istituzioni marchiate UE che ce la stanno mettendo tutta per abbattere i social paganti e non solo. Con il disegno di legge dell'albo degli influencer, se passa, dovrete probabilmente aprire tutti p. IVA per continuare a postare qui (e sui cugini, per chi lo fa), per chi la p. IVA non l'abbia già. Ora che, qualora la fonte letta sia affidabile (si tratta di commercialisti online), non ne è più dispensato chi non preleva i guadagni, ma è sufficiente che questi guadagni arrivino, anche se mai prelevati e inutilizzati, per fare scattare l'obbligo di apertura di p. IVA. Ovviamente c'è da augurarsi che l'albo degli influencer non passi, ma mi pare che l'obiettivo di fondo sia proprio di costringere cittadini e residenti a lavorare sotto padrone. Tutte queste infami leggi che ostacolano l'iniziativa privata vogliono spingere al lavoro subordinato a tutti i costi. E la tendenza è internazionale. UE, BRICKS e ora pure il tentativo di accordo tra Mercosur e UE che non si sa ancora se positivo o negativo dal punto di vista del lavoro autonomo. Si salvano ovviamente i soliti paesi anglosassoni, dell'estremo nord (anche americano), oceanici e zone africane e asiatiche qua e là non ancora contaminate dalla globalizzazione. E i paesi dell'est europeo, anche se facenti parte dell'UE. Per qualche ragione a me ignota, pare che Bruxelles abbia paura di offendere la Romania e dintorni (infatti non impone alla Romania gli stessi vincoli che al centro e sud dell'Europa occidentale, nè si sogna di sanzionarla perchè non si adegua). Curioso, trattandosi di un paese che fino a poco fa era quarto mondo, mentre un'amica spagnola mi racconta che nel suo paese fioccano sanzioni europee a rubinetto, a dispetto del fatto che la Spagna dovrebbe trovarsi tra le prime potenze mondiali. Mi pare chiaro, in ogni caso, dato il genere di obiettivo, che l'ultima intenzione delle istituzioni sia risollevare le sorti di steem e parenti tutti.

Temo che la faccenda sia più grossa di quel che si pensi. Non è per fare l'uccellaccio del malaugurio, ma date le condizioni in cui blurt è andato a parare (e prima ancora di blurt c'era un altro social pagante in cripto del quale non ricordo il nome, ma aveva il simbolo di una balena blu: avevo pure provato e riprovato a iscrivermi, a suo tempo, ma purtroppo era già bello che andato), non è che per il futuro abbia grandi speranze. Mi auguro però che, sia come sia, steemit non chiuda i battenti. Gli ho dedicato un intero e-book e mi spiacerebbe immensamente che sparisse tra i meandri della blockchain. Ci sono comunque di mezzo le istituzioni marchiate UE che ce la stanno mettendo tutta per abbattere i social paganti e non solo. Con il disegno di legge dell'albo degli influencer, se passa, dovrete probabilmente aprire tutti p. IVA per continuare a postare qui (e sui cugini, per chi lo fa), per chi la p. IVA non l'abbia già. Ora che, qualora la fonte letta sia affidabile (si tratta di commercialisti online), non ne è più dispensato chi non preleva i guadagni, ma è sufficiente che questi guadagni arrivino, anche se mai prelevati e inutilizzati, per fare scattare l'obbligo di apertura di p. IVA. Ovviamente c'è da augurarsi che l'albo degli influencer non passi, ma mi pare che l'obiettivo di fondo sia proprio di costringere cittadini e residenti a lavorare sotto padrone. Tutte queste infami leggi che ostacolano l'iniziativa privata vogliono spingere al lavoro subordinato a tutti i costi. E la tendenza è internazionale. UE, BRICKS e ora pure il tentativo di accordo tra Mercosur e UE che non si sa ancora se positivo o negativo dal punto di vista del lavoro autonomo. Si salvano ovviamente i soliti paesi anglosassoni, dell'estremo nord (anche americano), oceanici e zone africane e asiatiche qua e là non ancora contaminate dalla globalizzazione. E i paesi dell'est europeo, anche se facenti parte dell'UE. Per qualche ragione a me ignota, pare che Bruxelles abbia paura di offendere la Romania e dintorni (infatti non impone alla Romania gli stessi vincoli che al centro e sud dell'Europa occidentale, nè si sogna di sanzionarla perchè non si adegua). Curioso, trattandosi di un paese che fino a poco fa era quarto mondo, mentre un'amica spagnola mi racconta che nel suo paese fioccano sanzioni europee a rubinetto, a dispetto del fatto che la Spagna dovrebbe trovarsi tra le prime potenze mondiali. Mi pare chiaro, in ogni caso, dato il genere di obiettivo, che l'ultima intenzione delle istituzioni sia risollevare le sorti di steem e parenti tutti.