Una sera Luca scende a buttare la spazzatura, ma quando cerca di rientrare nella sua casa, al 20° piano di un palazzone di periferia, scopre che nel suo appartamento ci abita un'altra persona e che la sua vita, come era fino a qualche momento prima, non esiste più. Cominciano da questo momento per Luca nuove ed inaspettate avventure che si mischiano ai ricordi della sua vecchia vita.

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Musica

Mentre aspettavo il caffè rovesciai tutte le monete e le pochissime banconote sul tavolino e cominciai a contarle per avere un'idea precisa di quanto avevo guadagnato. Già anche solo ad occhio si vedeva che non c'era poi da lamentarsi. Arrivò il caffè e io ancora ero preso dai conteggi, lo mandai giù d'un fiato, pagai e mi rimisi a contare. Feci dei mucchietti da dieci per ogni tipo di moneta e quindi contai i vari mucchietti, andai in confusione un paio di volte. Se non avevo poi fatto errori, tenuto conto di quello che avevo già speso per mangiare, in quattro ore circa di lavoro avevo tirato su di più di quanto guadagnavo al giorno lavorando alla Impexp. Non si trattava di un lavoro certo, erano soldi in nero, non avevo nessun tipo di sicurezza, però non si guadagnava poi tanto male, anzi, più del lavoro che avevo fino a qualche giorno prima.
Certo, pensai, questo è il guadagno di una mezza giornata. Domani alla stessa ora però ci saranno le stesse persone, non penso che mi daranno la stessa monetina ogni giorno. Probabilmente dovevo girare, organizzare un tour per le stazioni periferiche in modo da capitare nella stessa magari una volta ogni dieci o venti giorni. Mi sentii come un imprenditore che aveva appena aperto un'attività promettente e redditizia.
Finalmente alzai gli occhi e vidi il barista che mi stava osservando, probabilmente da un bel po' di tempo, non avendo nient'altro di meglio da fare.
“Senti Pavarotti, ce l'hai un posto dove andare a dormire?” Quel tipo mi leggeva nel pensiero, in quel momento mi diede fastidio che si capisse così bene che ero messo così male. Misi da parte l'orgoglio e abboccai all'amo, ero troppo stanco per passare un'altra notte in stazione, sentivo il bisogno di un materasso e una coperta.
“Mi chiamo Luca e non canto le arie dell'opera. Per il fatto del dormire, diciamo che ho delle possibilità, ma ancora niente di definitivo, perché me lo chiede?” Risposi in tono un tantino piccato ma senza esagerare, era chiaro che io avevo forse bisogno di lui e non certo il contrario.
“Io sono Vito e tu non fare tanto cinema. Se non sai dove dormire io ho una stanza qui vicino. Devi dividerla con altra gente, ci sono dei materassi per terra e un bagno. Pagamento anticipato, ogni sera. Niente chiave, io apro, tu dormi. La mattina ti alzi e te ne vai, come tutti gli altri. Devi fare attenzione alla tua roba perché io non rispondo della gente che ci dorme. Ti sta bene?” Non era proprio un contratto secondo le normative e non sembrava definibile neppure come un albergo. Mi stava proponendo un dormitorio per bestiame, tipo serraglio dove chiudere il gregge alla sera per non farlo mangiare dai lupi.
Malgrado tutto sembrava meglio che dormire in stazione, non mi aveva parlato del prezzo.
“Ma quanto mi viene a costare?” Quella domanda dovevo farla per forza, in quel momento capii che contare i miei soldi davanti a lui non era stata una trovata molto intelligente.

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...continua

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One evening Luca goes down to take out the garbage, but when he tries to return to his house, on the 20th floor of a suburban building, he discovers that another person lives in his apartment and that his life, as it was until some moment before, it no longer exists. From this moment on, new and unexpected adventures begin for Luca, which mix with the memories of his old life.

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Music

While I was waiting for the coffee I overturned all the coins and very few banknotes on the table and started counting them to get a precise idea of ​​how much I had earned. Even just by eye you could see that there was nothing to complain about. The coffee arrived and I was still taken by the counts, I swallowed it in one gulp, paid and started counting again. I made piles of ten for each type of coin and then counted the various piles, got confused a couple of times. If I hadn't made any mistakes, considering what I had already spent on eating, in about four hours of work I had earned more than I earned a day working at Impexp. It was certainly not a job, it was money in black, I didn't have any kind of security, but I didn't earn that badly, on the contrary, more than the job I had until a few days before.
Sure, I thought, that's half a day's gain. Tomorrow at the same time, however, there will be the same people, I don't think they will give me the same dime every day. Probably I had to go around, organize a tour for the peripheral stations so as to happen in the same maybe once every ten or twenty days. I felt like an entrepreneur who had just opened a promising and profitable business.
I finally looked up and saw the bartender who had been watching me, probably for quite some time, having nothing better to do.
""Listen Pavarotti, do you have a place to sleep?"" That guy read my mind, at that moment he annoyed me that he understood so well that I was in such a bad shape. I put aside my pride and took the bait, I was too tired to spend another night at the station, I felt the need for a mattress and a blanket.
“My name is Luca and I don't sing the opera arias. For the fact of sleeping, let's say that I have the possibilities, but still nothing definitive, why does he ask me? "" I answered in a slightly piqued tone but without exaggerating, it was clear that perhaps I needed him and certainly not the other way around.
“I'm Vito and you don't do a lot of cinema. If you don't know where to sleep, I have a room nearby. You have to share it with other people, there are mattresses on the floor and a bathroom. Advance payment, every evening. No key, I open, you sleep. In the morning you get up and go, like everyone else. You have to be careful with your stuff because I don't answer for the people who sleep in it. Looks good on you?"" It wasn't quite a legal contract and it didn't seem definable as a hotel either. He was offering me a dormitory for cattle, like a menagerie where to close the flock in the evening so as not to let it eat by the wolves.
Despite everything, it seemed better than sleeping in the station, he hadn't told me about the price.
""But how much does it cost me?"" I had to ask that question, at that moment I realized that counting my money in front of him was not a very smart idea.

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......to be continued

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