Una sera Luca scende a buttare la spazzatura, ma quando cerca di rientrare nella sua casa, al 20° piano di un palazzone di periferia, scopre che nel suo appartamento ci abita un'altra persona e che la sua vita, come era fino a qualche momento prima, non esiste più. Cominciano da questo momento per Luca nuove ed inaspettate avventure che si mischiano ai ricordi della sua vecchia vita.

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Musica

“Mi dai la metà di quello che hai contato prima e io ti faccio dormire e ti passo anche colazione, pranzo e cena, qui al bar. Guarda che lo faccio solo perché mi stai simpatico, agli altri chiedo molto di più, ma tu non mi sembri nemmeno un disperato, quindi faccio un investimento.” In realtà, tutto sommato, non era nemmeno un furto. Diciamo che se ne approfittava ma nemmeno in modo esagerato.
“Lo so che te ne approfitti... affare fatto, sono troppo stanco per andare in giro a cercare un posto per dormire. Quando possiamo andare?” Ora che mi si prospettava la possibilità di dormire su un materasso la stanchezza si era impossessata di me di colpo.
“Ti faccio un panino. Tra mezz'ora chiudo il bar e ti accompagno alla stanza.” In un certo senso mi sembrò veramente di stargli simpatico, mi diede un panino a base di roba avanzata, lo trovai comunque squisito e lo divorai, bevvi un bel bicchiere d'acqua fresca e aspettai. Come avevo intuito Vito non era un appassionato di pulizie, diede una pulita molto approssimativa al bancone, spense la macchina del caffè, spense le luci, mi fece uscire e chiuse il bar.
Lo seguii per un pezzo, l'appartamento non era così vicino come mi aveva fatto capire. Arrivammo in un cortile fatiscente ed entrammo in un palazzo che aveva evidentemente bisogno di parecchi lavori di ristrutturazione. Salimmo fino all'ultimo piano, non c'era l'ascensore ma, dallo stato in cui era tutto il palazzo era meglio così. Vito si fermò davanti all'unica porta del pianerottolo, mise la chiave ed aprì. Mise il braccio ad impedirmi di entrare e disse le prime parole da quando eravamo usciti dal bar: “Mi stai simpatico ma il pagamento è sempre anticipato.” Tirai fuori i soldi e gliene diedi una manciata, erano tutte monete. Io non contai quanti fossero, lui nemmeno, valutammo entrambi che fossero all'incirca la metà. Lui si mise i soldi in tasca, tolse il braccio e mi fece strada.
Dentro l'appartamento non era nemmeno messo così male come ci si sarebbe aspettati vedendo lo stato del palazzo e del cortile. C'erano tre stanze, tutte piene di materassi appoggiati direttamente a terra. Niente cucina, niente sala, solo camere comuni. Unico lusso il bagno, tutto sommato quasi decente considerando che a terra, nelle tre stanze, dovevano esserci almeno una ventina di posti.
In casa c'erano solo un paio di persone, tutti e due mi sembrarono marocchini o tunisini.
“Non è tutto pieno, ieri sera c'erano una decina di persone. Mettiti dove ti pare, non ci sono posti fissi. Tieniti strette le tue cose, non si sa mai.” Lo ringraziai e mi sdraiai sul materasso nell'angolo più lontano dalla porta della stanza, la più grande delle tre. Dopo aver preso posto decisi di approfittare del bagno, lasciai sul materasso la chitarra e andai in bagno con il borsone. Nascosi i soldi dentro una tasca interna, feci tutto quello che dovevo fare, mi lavai la faccia e tornai nella stanza.
Appoggiai la chitarra di fianco al materasso, vicino al muro, misi il borsone come cuscino. Non c'erano né cuscini né coperte ma faceva decisamente caldo. Nel frattempo erano arrivate altre tre persone dentro la stanza e si erano messe vicine tra di loro e lontane da me. Evidentemente si conoscevano e non si fidavano del nuovo arrivato.
Mi sdraiai, e cominciai a rilassarmi, il materasso era abbastanza comodo anche se puzzava parecchio. Quasi subito mi prese la stanchezza e mi portò nel mondo dei sogni.

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...continua

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One evening Luca goes down to take out the garbage, but when he tries to return to his house, on the 20th floor of a suburban building, he discovers that another person lives in his apartment and that his life, as it was until some moment before, it no longer exists. From this moment on, new and unexpected adventures begin for Luca, which mix with the memories of his old life.

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Music

“You give me half of what you counted before and I make you sleep and I also pass you breakfast, lunch and dinner, here at the bar. Look, I only do it because I like you, I ask others a lot more, but you don't even seem desperate, so I make an investment. "" In fact, all in all, it wasn't even a robbery. Let's say that he took advantage of it but not in an exaggerated way.
“I know you're taking advantage of it ... done deal, I'm too tired to go around looking for a place to sleep. When can we go? "" Now that I was faced with the possibility of sleeping on a mattress, tiredness had taken possession of me all of a sudden.
“I'll make you a sandwich. In half an hour I'll close the bar and take you to the room. "" In a way he really seemed to like me, he gave me a sandwich made with leftover stuff, I found it delicious anyway and I devoured it, drank a nice glass of cool water and waited. As I had guessed Vito was not a cleaning enthusiast, he gave a very rough clean to the counter, turned off the coffee machine, turned off the lights, let me out and closed the bar.
I followed him for a while, the apartment was not as close as he had made me understand. We arrived in a dilapidated courtyard and entered a building that was obviously in need of several renovations. We went up to the top floor, there was no elevator but, from the state in which the whole building was, it was better this way. Vito stopped in front of the only door on the landing, put the key in and opened it. He put his arm to prevent me from entering and said the first words since we left the bar: ""I like you but the payment is always in advance."" I took out the money and gave him a handful, it was all coins. I didn't count how many there were, neither did he, we both estimated that they were about half. He put the money in his pocket, took off his arm and led the way.
Inside the apartment he was not even in as bad a condition as one would have expected seeing the state of the building and courtyard. There were three rooms, all filled with mattresses resting directly on the floor. No kitchen, no dining room, just common rooms. The only luxury is the bathroom, all in all almost decent considering that on the ground, in the three rooms, there must have been at least twenty seats.
There were only a couple of people in the house, both of them looking Moroccan or Tunisian to me.
“It's not all full, there were about ten people last night. Put yourself where you want, there are no fixed places. Keep your things tight, you never know. "" I thanked him and lay down on the mattress in the corner furthest from the door of the room, the largest of the three. After taking my seat I decided to take advantage of the bathroom, left the guitar on the mattress and went to the bathroom with the bag. I hid the money in an inside pocket, did whatever I had to do, washed my face and went back to the room.
I put the guitar next to the mattress, near the wall, put the bag as a pillow. There were no pillows or blankets but it was definitely hot. In the meantime, three other people had arrived inside the room and had placed themselves close to each other and away from me. They evidently knew each other and did not trust the newcomer.
I lay down, and began to relax, the mattress was comfortable enough even though it smelled a lot. Almost immediately fatigue took me and took me to the world of dreams.

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......to be continued

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