L’80% DELLE ICO SONO SCAM – come capire quali sono truffe e come difenderci -
L’80% DELLE ICO SONO SCAM
Ieri è uscito uno studio commissionato da ICO Advisory a Statis Group nel quale, dati alla mano, venivano analizzate nel dettaglio tutte le ICO uscite nel 2017. In questo studio emerge chiaramente che quasi l’80% delle ICO si sono poi rivelate SCAM, ma non è l’unico dato interessante, analizzando i flussi di capitale e le tipologie di ICO si può capire quali scegliere riducendo il rischi di Scam a meno del 10%.
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Prima di entrare nel dettaglio vediamo insieme i macro dati del 2017 facendo anche una breve premessa sulle terminologie:
PREMESSA
COSA SONO LE ICO
ICO è l’acronimo di Initial Coin Offering o anche chiamato IPCO (Initial Public Coin Offering), non si tratta altro che di una raccolta di fondi (crowdfunding) atta a finanziare un progetto, è un mezzo non perfettamente regolamentato, di nuova generazione, per ottenere quei finanziamenti necessari ad avviare la propria attività.
La partecipazione è diretta, ogni persona che crede in un progetto può partecipare nella misura che ritiene necessaria, anche pochi euro, e ottenere in cambio token o coin che poi potrà rivendere o tenere al momento dell’immissione nel mercato.
Normalmente le ICO sono divise in 4 fasi:
- Pre-vendita
In questa fase viene effettuata la presentazione del progetto, di solito riservata ai grandi investitori, raramente aperta al pubblico. - Offerta
Il lancio dell’ICO assieme ai documenti principali, il whitepaper e la road map al pubblico indistinto.
Viene determinato il prezzo, il quantitativo di capitale necessario, l’inizio e il termine dell’offerta. - Vendita
Inizio della vendita dei token o coin - Chiusura e quotazione
La fase più importante, se viene raggiunto il target di capitale previsto l’offerta viene chiusa e i token assegnati ai partecipanti. Normalmente avviene anche la quotazione nel mercato libero
MACRODATI DEL 2017
TOTALE ICO = 210
TOTALE CAPITALI RACCOLTI = 3,880,018,203 $
ANDAMENTO CAPITALI PER MESE:
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Fonte dati: https://cointelegraph.com
Come si vede nella TABELLA 01 l’andamento dei fondi è stato crescente durante l’anno fino a superare il miliardo di dollari nel solo mese di dicembre 2017, anche il valore per singola ICO ha seguito lo stesso andamento.
PAESI SEDE DELLE ICO
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Fonte dati: https://research.bloomberg.com/pub/res/d28giW28tf6G7T_Wr77aU0gDgFQ
Nella TABELLA 02 la distribuzione per paese sede delle ICO, come si vede nonostante la maggior parte delle società siano Cinese/Asiatiche la sede legale della raccolta fondi è stata spostata verso paesi “tassativamente” più favorevoli.
ANALISI DATI E CONCLUSIONI DELLO STUDIO SULLE ICO
Una volta fatta la dovuta premessa sia sulle terminologie che sui macro dati passiamo ad analizzare i dati e le relative conclusioni che hanno raggiunto gli analisti di Statis Group.
Nello studio in questione sono partiti distinguendo le ICO in base al successo o meno ottenuto, hanno distinto 4 categorie:
- SCAM
Una qualsiasi ICO che ha presentato un progetto, iniziato la raccolta fondi ma non ha intenzione o le possibilità di raggiungere alcun obbiettivo tra quelli prefissati. Univocamente ritenuto dalla comunità come truffa. - FAILED (fallito)
Una ICO che ha completato la fase di raccolta fondi ma non ha completato l’intero processo o è stata abbandonata. Gli investitori non verranno risarciti per mancanza di fondi - GONE DEAD (quasi morta)
Una ICO che ha completato la fase di raccolta fondi ma non è mai stata listata su alcun Exchange ne ha ottenuto il contribution code su Github - SUCCESSFUL (successo)
Una ICO che ha completato la fase di raccolta fondi, è stata listata su un Exchange e ha o sta per completare le fasi descritte nella sua road map.
CONCLUSIONI STUDIO
Dopo aver seguito per diversi mesi tutte le ICO del 2017, fino a maggio di quest’anno, gli analisti di Statis Group hanno concluso che quasi l’80% delle ICO sono da dichiararsi inequivocabilmente SCAM, se si contano anche i progetti “morti” o “quasi mori” la percentuale si alza al 85%, vediamo i dati nello specifico:
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Come detto precedentemente e come si vede dalla TABELLA 03 l’85% delle ICO sono da considerarsi dei fallimenti.
Lo studio però non si ferma qui e distingue anche le ICO per capitale raccolto, se si distingue le piccole ICO da quelle grandi le percentuali di successo sono nettamente differenti.
Infatti se è vero che quasi la totalità dei piccoli progetti sono falliti è anche vero che la maggior parte di quelli a grossa capitalizzazione sono vivi e funzionano bene. Nella ricerca è ben evidenziato che oltre il 70% dei capitali sono andati a finanziare grandi progetti e il restante 30% ai piccoli, ma visto che solo una piccola parte dei progetti più importanti sono falliti lo studio conclude dicendo che in realtà il capitale perso in SCAM è poco più del 10% del totale investito. In sostanza essendo molti di più quantitativamente i progetti piccoli incidono molto di più rispetto al reale peso finanziario.
CONCLUSIONE
Lo studio è chiaro, nel mondo cripto la truffa è dietro l’angolo, sia per colpa della poca regolamentazione e tutela, sia per l’evidente incapacità di discernere buoni progetti da quelli cattivi da parte degli investitori.
D’altra parte è altrettanto evidente che se i progetti sono di grossa importanza ed ad alta capitalizzazione le possibilità che si rivelino delle SCAM cala notevolmente.
L’unica lezione che si può trarre è sempre la stessa, mai fidarsi di progetti deboli o piccoli, a meno che non li si conosca al 110%, studiare sempre sia il white paper che la road map. Importantissime sono le credenziali del Team, se il team è buono e di esperienza potete sentirvi quasi sicuri.
L’ultimo punto è che bisogna essere consapevoli che il mondo cripto è un mondo ad alto rischio e quello delle ICO ancora di più.
Nota: Questi non sono consigli finanziari, fate di vostra coscienza.
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grazie bella spiegazione, mi iscrivo subito alla tua pagina FACEBOOK!!