La storia di Angelus, esegesi di umana follia. L'anello e poi Alex.

in #ita6 years ago (edited)

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Ci sono storie che non andrebbero raccontate, siano esse vere o lucide invenzioni. Penultimo atto. Cari amici di Steem PostITalia e lettori di Steemit: La storia di Angelus, esegesi di umana follia. L'anello e poi Alex.


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(Ricordo e preciso che il Modulo è completamente Anonimo)
@thelastlips
Ripropongo il modulo delle richieste in quanto tutte accontentate o prese in consegna. Spero infatti che molti altri vorranno partecipare. Maggiori dettagli, equivalgono a un racconto fedele ai vostri gusti e desideri. Non siate timidi!

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Questa è la quarta parte, per leggere le precedenti:
La storia di Angelus, esegesi di umana follia.
La storia di Angelus, esegesi di umana follia. L'incidente.
La storia di Angelus, esegesi di umana follia. Il presente.

La solitudine non vive,
nel destino degli amanti,
amori,
perchè non dormono da svegli,
folleggiando nei corpi,
mischiando i destini,
come foglie che cadono,
vicine,
sapranno abdicare la fine e nella fine fine,
essere liberi di lasciarsi cadere,
senza esser soli.



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Quella fredda panchina sembrava comprimere l'intero mondo, Angelus guardava la sua bella Lara avvicinarsi e tutto sembrava restringersi, la vista quasi offuscarsi lasciando vivido solo il volto di colei che amava tanto. Pensava, tormentandosi, accarezzando l'anello in tasca, come trovare la forza per farlo. Si, voleva chiedere all'amore di una vita, alla donna per cui viveva, di essere una cosa sola. Ogni momento in passato era servito proprio a questo.

Desiderava, sposarla la sua Lara.

Immaginate il viso rosso dall'emozione in una giornata d'autunno, le foglie come prato fiorito, i bambini che giocano il lontananza. Di certo, aveva programmato bene il momento, trovato il luogo adatto e scritto più e più volte le parole da pronunciare. Tutto inutile. Il suo viso seguitava a colorarsi di rossori anomali, ogni tentativo nel proferir verbo erano interrotti dai discorsi di Lara. Difficile anche solo provare a descrivere le emozioni in quei momenti, sono diverse per ognuno. Il cuore non è che simile in superficie servo al battito della vita, siamo esseri unici, per capire e comprendere il nostro, possiamo solo affidarci al vissuto delle emozioni. Tuttavia, asserisco con poco margine d'errore e discreta precisione:
L'animo di Angelus era inquieto e al contempo colmo di speranza.


Lara: Cos'hai? Sembri distratto.

Angelus: Nulla, ti ascolto.

Lara: Ascoltarmi? più che altro sei tutto rosso. Stai male?

Angelus: No, credimi. Non è questo, sai..

Lara: Guarda i bambini come giocano, si lanciano le foglie, guarda!

Angelus: Lara, tu mi ami vero?

Lara: Si può sapere che ti prende oggi? Davvero, stai male?


Angelus era stanco di subire le proprie emozioni, doveva lasciarle uscire, liberarsi dal dolce peso. Con delicatezza passando un braccio sulle spalle di Lara, avvolgendola con forza, la portò dunque a se in tutta fretta. La stringeva, come a non volerla più lasciarla libera, renderla iconicamente sua per il resto della vita. Lei era ora seduta fra le sue gambe, con le braccia dell'uomo salde al suo esile corpo. Il seno, decisamente stretto, senza malizia. Guardando il parco e percependo la testa di Angelus appoggiarsi alle sue spalle, Lara dovette in ultimo sentirsi dolce vittima, per esclamare poi un istintivo: Amore..


Angelus: Io ci ho pensato tanto sai? Sei il mio tutto.

Lara: Anche io..

Angelus: Ti prego ascoltami, lasciami parlare. Ci ho pensato e ripensato, ho scritto mille parole buone da spendere, eppure sono qui a parlarti senza alcun senso logico.
Per me lo ha, il senso, capisci?

Lara: Cosa vuoi dirmi?

Angelus: Io Ti amo, ti voglio, desidero ogni cosa di te e sono sicuro. Sei il mio sogno. Quando dormiamo vicini io penso a cosa pensi, quando lontana a cosa stai facendo. Mi parli e sono felice, mi tocchi e sento come tu fossi una parte di me. Lara, io ti amo, ti amo e te lo chiedo ora e per sempre : Mi vuoi sposare? Sposami..


Lara stava piangendo in silenzio avvolta dalle forti braccia del suo uomo, inutile dire che l'amore che Angelus provava nei suoi confronti era corrisposto. Ora era lei ad avere la vista totalmente allucinata dal momento, lacrime ed emozione fiaccavano le forze, confondevano il momento. Mille stati d'animo, amore e poco altro è la sintesi dei pensieri sparsi in quel parco autunnale. Il vento interruppe il silenzio, mitigando il pianto, irritando ancor di più gli occhi della donna, i quali cercando Angelus si unirono ai suoi. Un bacio il sigillo, la risposta alla domanda. Si, certo che lo avrebbe sposato. Non voleva dire nulla quell'anello, lo prese in mano per farlo poi rotolare sulla panchina. Il suo bacio, l'amore eterno in giuramento erano il valore alto raggiunto dall'amore. Di quello e altri momenti passati. Strinse anche lei forte il suo futuro sposo, rispondendo Ti amo con vocina dolce, quasi un sibilo fra baci e carezze in una panchina d'amore.


E ora cari lettori,
la vostra sorpresa che introduce
anche la prossima ed ultima parte della storia:


Mamma, perchè piangi?
Papà è cattivo?



Angelus e Lara avevano dunque un figlio,
il suo nome è Alex..






₪All images and text published in this post are mine or my original work₪
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Penultima parte, il prossimo post sarà l'ultimo atto..
Un grazie di cuore all'artista che mi ha donato il disegno,
il quale mi ha espressamente chiesto di non essere citato.

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Lette tutte d'un fiato tutte le parti. Mi hai commossa. Attendo l'ultimo atto con ansia ma anche col dispiacere che questa storia intensa si concluda

Grazie @piumadoro, non c'è premio o riconoscimento più grande.
L' esser letti e apprezzati. Sai, questo genere di post portano via molto tempo e bisogna impegnarsi davvero. Detto questo, possiamo sempre mitigare il dispiacere con altre storie. Il bello della scrittura e di chi ha tanta fantasia è proprio questo. Posso scriverne altre! E se c'è chi le apprezza.. Diventa vero piacere farlo! E ti anticipo che la prossima sarà più lunga, decisamente una storia interessante.

Posso chiederti cosa ti piace maggiormente e cosa meno? Quali parti ti tengono incollata e quali trovi noiose? In futuro pensavo di cambiare leggermente il modo in cui espongo le storie, aumentando i dialoghi e descrivendo il contesto con terminologia più semplice. Spesso sono stato ripreso per l'eccessivo uso di tratti poetici nel descrivere luoghi e situazioni. Ti sarei riconoscente dunque, se volessi darmi la tua gentile opinione!

Grazie ancora, cara lettrice :-)

Mi piace molto leggere, in generale, quindi non so quanto il mio giudizio/le mie critiche possano valere, ma proverò a darti almeno il mio punto di vista. Ci tengo a precisare che me lo hai chiesto tu! Non sono responsabile delle conseguenze! AH AH AH!

  1. Rispetto a post precedenti hai assunto uno stile più leggero, scorrevole, narrativo e meno ermetico, pur non tradendo il tuo stile, che è... come dire? ...contorto? ...ellittico? Questo rende la storia vivace ma non pesante e consente di immaginare gradualmente (ma non troppo lentamente) la situazione e l'antefatto.
  2. Hai spezzettato i testi in narrazione/dialogo/descrizioni. Molti spazi fra i paragrafi danno respiro anche allo sguardo e ti fanno prendere fiato per continuare la lettura, piuttosto che chiudere la pagina per la stanchezza di un muro di parole 1metroX1metro.
  3. La trama è abbastanza banale. Se questo da un lato favorisce l'immedesimazione del lettore nei protagonisti, dall'altro potrebbe farli stancare subito. In questo caso non succede perchè non importa tanto il COSA è avvenuto, quanto il COME ce lo stai raccontando: grazie a tutta una serie di dettagli posti al momento giusto riesci a rendere interessante il banale, ad esempio con l'uso alternato di anticipazioni, flashback, poesie criptiche introduttive che divengono chiare a posteriori, e non ultimo le brevi puntate che somministrano la storia a piccole dosi, così che senza accorgertene l'indomani ne vorresti un altro po'.
  4. La mia parte preferita è il sogno in bianco, quella che apre il racconto. Sono riuscita ad immaginare abbastanza bene la scena e la sua luminosità, e mi ha trasmesso l'inquietudine del sentirsi spiati e poi del venire strappati dal sogno alla triste realtà. Alcuni dialoghi appaiono un po' banali o forzati o forse solo inseriti male, non saprei esattamente, altri invece sono molto azzeccati e completano bene la scena che avevi precedentemente introdotto con la narrazione.

Spero di esserti stata utile! E grazie per aver chiesto!

Si, credo anche io di avere uno stile contorto! Per una serie di motivi, spesso dipende anche dalle esperienze che si fanno. Le critiche te le ho chieste io! Aiutano a crescere e migliorarsi, quindi quando avrai piacere di commentarmi esponile pure. L'obiettivo è ambizioso, creare i lettori che amano leggermi e leggersi a vicenda. Anche pochi, con loro scrivere e sognare reciprocamente, creare storie e racconti. Un piccolo club letterario. Ci sto già provando..

Va bene ilo stile "complesso", mentre il contorto allontana il lettore.
Sulle critiche, per mia esperienza preferisco darle solo a chi le richiede (se capisco che vuole davvero sentirle) perchè non sempre si apprezza un parere sincero. Se però lo desideri, chiedi pure quando vuoi!
L'obiettivo è ambizioso, certo, ma tentare è già in parte realizzarlo!
Un saluto!

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