IL FUTURO È UN'IPOTESI
In questi anni mi divido fra un periodo da passare a casa, le estati nei villaggi turistici e alcuni mesi a Cuba.
Lasciando da parte i periodi che trascorro in Piemonte c'e' un punto in comune fra i miei mesi nei villaggi e quelli che trascorro a Cuba.
Il concetto del futuro e' legato a cio' che accade poche ore dopo.
Mi spiego meglio.
Quando lavori in un villaggio turistico a capo di uno staff il futuro e'...la serata, non domani o dopodomani, la serata, quello che accadra' poche ore dopo, al massimo la mattina seguente.
Quando siamo a casa abbiamo attivita', appuntamenti, impegni, scadenze che tracimano le settimane, sappiamo piu' o meno cosa faremo fra 15 giorni.
Nei villaggi e a Cuba no.
Quando sono sull'isola li concetto di "domani" e' molto vago a meno che non ti scada il visto e lo devi rinnovare, ogni impegno e' finalizzato a quanto accadra' poche ore dopo.
Certo, volendo hai un biglietto aereo di ritorno e questo e' innegabile, so piu' o meno quando da Tunas mi sposto all'Avana ma la programmazione sul lungo finisce qua'.
Quando sono sull'isola mi sveglio al mattino e molto spesso non ho idea di cosa faro' la sera o addirittura il pomeriggio.
Magari ho una mezza idea ma non e' detto che poi le cose vadano come pensavo.
Magari esci la sera con una bella tipa, tutto perfetto, il Califfo direbbe "la prima sera devi dimostrare che al mondo solo tu sai far l'amore", la serata va come sperato, niente fuori posto.
Pero' poi non hai alcuna certezza che quello che e' accaduto la sera prima abbia un seguito il giorno dopo, ammesso che sia tu a volerlo.
Anche dopo una serata giusta il futuro e' incerto, magari la tipa sparisce, si nega, oppure non e' stata soddisfatta di qualcosa...
Questo per dire che appunto, al di la' della serata a Cuba non puoi andare perche' il loro modo di vivere fondamentalmente non investe sul futuro.
Hanno 100 euro, li sputtanano oggi, ne hanno 1000 uguale.
Quindi anche noi, almeno anche io, ragiono proprio sul fatto che il futuro sia poche ore dopo e non il giorno dopo, questo ti leva una marea di paranoie di dosso, ti permette di godere il presente in un modo che ben difficilmente riesci e replicare quando sei in Italia.
Quando sull'isola qualcuna/o mi dice "ci si vede fra due giorni" mi viene da ridere perche' in quei 2 giorni possono succedere talmente tante cose che il mondo si puo' capovolgere.
Dall'immancabile abuela enferma, al trasporte que no llega, dalla figlia col gripe al "tu sabe...la situacion", a te che hai altri cazzi per la testa, atre occasioni, altre opportunita'.
Anche per questa ragione, cambiando di argomento, quando in giro vediamo qualcosa che vorremo comperare e' bene farlo nell'esatto momento in cui la vediamo, un ora dopo puo' non esserci piu' o essere finita, o chissa' cosa.
Vivere il presente, un presente che non arriva alle 5 del pomeriggio perche' in queste poche ore puo' essere cambiato tutto.
Come diceva Ruggeri, a Cuba il futuro e' un'ipotesi.

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