ULTIMO NATALE IN ITALIA (FORSE...)

in Italy10 hours ago

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Nei miei primi anni nei villaggi turistici un mio vecchio capo villaggio usava dire; "Le cose degli uomini durano il tempo che ci mettiamo a scriverle".
Questo per dire che solo gli idioti non cambiano mai idea e che la vita e' quello che ti succede mentre fai progetti.

Ho deciso sabato mattina.
Ero appena uscito dalla palestra, cielo grigio, pioveva, stavo tirando giu' tutte le Madonne della volta celeste perche' non trovavo parcheggio in una Giaveno invasa di gente e col mercato, tutti erano impegnati a cercare regali per questo fottutissimo Natale.
Ho deciso che dovra' essere l'ultimo in questa ghiacciaia a cielo aperto.

Due anni fa ho ceduto le mie quote di una palestra uscendo definitivamente dal ruolo di imprenditore sportivo dopo quasi 35 anni.
Ho iniziato una vita da semi-pensionato, in estate per 4 mesi fino a quando reggo continuo a lavorare nei villaggi, ben pagato, ho qualche altra entrata ma nel resto dell'anno cerco per come possibile di godermi la vita.
A gennaio sono 64...la sabbia nella clessidra scende veloce.

Ai tempi delle palestra facevo due vacanze a Cuba all'anno di 23/25 giorni ciascuna, da quando non ho piu' quell'impegno ho allungato il periodo fino a 50 giorni, sempre per 2 vacanze.
In quel grigio sabato piemontese ho deciso di passare ad un solo soggiorno di 100/110 giorni evitandomi l'inverno italiano che, francamente, ha rotto i coglioni.

Quindi a inizio marzo 2026 faro' la vacanza programmata fino al 20 aprile, poi un mese a casa, quindi 4 mesi al mare, due mesi a casa e poi da meta' novembre fino a inizio marzo saro' a Cuba.
Quindi circa due mesi e mezzo a casa e poi di nuovo 4 mesi al mare e ricomincera' la giostra.
In questo modo stato' a casa (intendo quella italiana) 2 mesi in autunno e un po' piu di 2 in primavera con una qualita' della vita decisamente superiore rispetto a questi maledetti mesi invernali.
Questo ovviamente se non decidessi di fare 2/3 mesi di stagione invernale, cosa che ad oggi non è all'orizzonte.

Ne dovro' parlare con la ragazza che si occupa di Birillo quando sono via ma non ci saranno problemi, cambiano solo le date non il numero di giorni in cui stara' con lui.
Mettiamoci anche un discreto risparmio economico, un solo viaggio aereo/taxi per Caselle/Viazul/Visto.
Per il viaggio aereo posso optare per ida y vuelta oppure solo l'andata e acquistare il ritorno a Cuba quando voglio, se mi rompo le palle anche prima.
Se devo pagare il volo un po' di piu' pazienza, sara' sempre un volo in meno rispetto ad oggi.

Questo e' il punto; aguanto 100/110 giorni di seguito?
Durante l'ultimo soggiorno la settimana conclusiva e' stata un po' piu' lunga delle altre, sapevo di dover andare via ed il nostro cervello in quei casi agisce un po' come gli pare.
Cento giorni a Las Tunas sono tanta roba, lo so, pero' se proprio mi rompo le palle vado al mare, o mi faccio un giro in qualche altra provincia, tutto e' possibile.
Non avrei mai detto di aguantare 50 giorni invece e' capitato, vediamo cosa accadra' raddoppiando il tutto.

Mi eviterei anche le spese di riscaldamento in Italia, non sono enormi visto che vivo in un appartamento non grandissimo e riscaldo col pellet ma sono comunque soldi.
Basta con le felpe, i giubbotti, i berretti fin sopra le orecchie, i pantaloni della tuta e tutto il resto, tornero' in Italia che il clima dovrebbe essersi un po' accomodato.
Alla fine il progetto 4 mesi al mare, 4 a Cuba e 4 in Val Sangone si sta' avverando, anche se non dimentico cosa diceva quel vecchio capo villaggio.

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