Quel mostro chiamato EROINA - L'inizio della fine.

in #life7 years ago

Come ho cominciato

By Cantastorie


Cari ragazzi, grazie per i vostri commenti, le vostre parole mi hanno fatto capire tante cose e mi hanno fatto stare bene. Ho deciso di raccontarvi la mia storia perchè io ne trarrò sicuramente vantaggio, non mi riferisco solo a quello strettamente legato a Steemit, ma parlo di vantaggi in termini di autostima.

Purtroppo quando si entra in quel vortice si perde di vista ogni obbiettivo, perdi il rispetto in te stesso ed in chi ti circonda, è una cosa bruttissima. Questa sera voglio raccontarvi io come è stata la mia prima volta.


Fonte PIXABAY Immagine CC0 creative commons


Ero molto giovane, avevo 17 anni. Lavoravo nell'azienda di mio padre, ci occupavamo di roulotte. Insieme a me lavoravano due ragazzi miei coetanei e miei concittadini.

All'epoca avevo parecchi problemi, il mio aspetto fisico ABBONDANDE mi ha sempre messo a disagio, non avevo una ragazza, negli anni 90 non era come adesso che la danno con il 3x2, diciamo che le ragazzine erano un pò piu difficili, almeno questa è la scusa che mi piace dare, i miei amici trombavano tutti. Amici poi, conoscenti, persone con le quali condividevo poco, il mio disagio mi ha portato lentamente ad allontanarmi dagli altri.

I due ragazzi che vi dicevo prima, erano ben consapevole della mia situazione di SFIGATO ma erano anche molto furbi, purtroppo io l'ho capito quando era gia troppo tardi.

In genere non è che mi dessero tanta confidenza, anche perchè io ero il figlio del loro datore di lavoro e mi vedevano diverso, mi consideravano un privilegiato, all'epoca si lavorava bene con gli articoli da campeggio e non ce la passavamo per niente male.

Il mio povero papà voleva sempre darmi il meglio, avrebbe dato la vita per questo figlio. Ero il suo orgoglio ma in realtà ero solo un pezzo di merda privo di ogni sentimento. Non mi lasciava mai uscire senza soldi, voleva che io non dovessi mai sfigurare perciò camminavo sempre con i soldi in tasca, tanti, forse troppi per me.

I due furbastri, a corto di quattrini cominciarono ad avvicinarsi a me e tempo una settimana io uscivo con loro. Non avevo mai avuto dei veri amici, la sera mi passavano a prendere a casa, mi presentavano le loro amiche, sembrava che le cose si stessero aggiustando ed invcece era solo l'inizio della FINE.

Non erano miei amici, non lo sono mai stati, hanno approfittato di me solo perché io potevo spendere, e fu così che un sabato sera di una normalissima sera di primavera, passarono a prendermi con la Renault 4 Bianca di Tonino. Erano gia pronti , Tonino e Giggino avevano deciso che il tempo era giunto, mi portarono per la prima volta a Scampia, comprammo (con i miei soldi) un pezzo da 50 milalire di Eroina, in realtà io non scesi dall'auto, scese Giggino e Tonino restò al volante, io ero terrorizzato, avevo paura di quel posto ma avevo paura sopratutto di quello che sarebbe accaduto dopo. E visto come sono andate le cose ne avevo tutte le ragioni.



Fonte PIXABAY Immagine CC0 creative commons


Giggino ritornò in fretta e di corsa, il mio cuore batteva all'impazzata, cominciarono a sovrapporsi mille pensieri, se ci avesse beccato la polizia , cosa aveva preso Giggino, cosa c'era in quella bustina ? .

A tratti sentivo mancare il fiato in gola, Tonino prese una strada secondaria e poco trafficata, accostò in posto buio, accese la luce in macchina e Gigi era gia pronto. Prese un pezzo di plastica e ci rovesciò sopra il contenuto della bustina, con una scheda cominciò a batterci sopra, la stava tagliando. Quand'ebbe finito ne fece tre strisce, lui sniffò la sua, Tonino fece altrettanto e poi toccò a me. Esitai per un pò, non so perchè, forse perchè in me qualcosa me lo diceva che era pericoloso ma non potevo fare la figura dello stupido oppure semplicemente perchè ero curioso, la tenevo sotto al naso, fù un'attimo, non pensai piu a nulla e sniffai la mia prima striscia di eroina.

Ricordo l'odore, sembrava l'odore del silicone che si usa per sigillare le finestre, poi quel sapore, amaro, io continuavo a tirare con il naso per essere sicuro di non aver lasciato nulla, l'effetto non fu istantaneo, ci mise 10 minuti forse a farsi sentire.

Iniziò dalle gambe, poi man mano iniziò a salire, il busto, le braccia e poi ..... e poi la beatitudine, tutto d'un tratto non avevo piu problemi, non avevo piu bisogno di nulla, io in quel preciso istante m'innamorai.

Lei mi aveva fatto provare l'emozione piu bella che io avessi mai provato, fu un colpo di fulmine, da quel giorno, per circa 10 anni ci siamo amati tanto, ci siamo amati troppo ma poi in un momento di lucidità l'ho vista prima che indossasse la maschera ed il suo volto mi spaventa ancora oggi.

Questi sono Giggino e Tonino.


Fonte PIXABAY Immagine CC0 creative commons


Statene fuori ragà, è un mostro che raramente perdona.
Alla prossima.

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Non so se si tratta di una storia reale o di un racconto che narra una possibile storia reale. Ma ricordare la forza di volontà e la lucidità che serve per ritrovare se stessi è comunque meritevole 👍👍

Purtroppo è una storia vera 😞

Anche secondo me ti farà bene racontare questa storia. Forse ti aiuterà a esorcizzare quegli anni una volta per tutte.

Dovresti raccontarla ancora meglio la storia a mio parere. Scrivi bene, ed è una storia che raccontata da chi sta dentro è davvero interessante. Descrivere cosa è quella beatitudine, e come hai scoperto che era una maschera ad esempio è estremamente interessante.
Complimenti inoltre per il coraggio di raccontarla. Non lo avrebbero fatto tutti.
Un saluto da chi era uno sfigato come te.
Poi si cambia.
E ci si rende conto come stanno realmente le cose.
Un abbraccio

💪🏻💪🏻❤️

Grande fratello per essere riuscito a riconoscere il demone dietro la maschera . Non dimenticare il suo vero volto.