Stories of a backpacker: "L'altra Faccia di Amsterdam", Capitolo 2: "Tra Sacro e Profano"

Viaggiando molto ho avuto la fortuna di visitare diverse città nella mia pur breve esperienza, ma nessuna ha mai raggiunto un livello di polarità tra sacro e profano come quello di Amsterdam. La città del peccato.

Me, "I'm Amsterdam"

La fama della città precedece e nasconde la sua magnifica storia, la capitale Olandese è tutto tranne che banale...

Ho scritto nel primo capitolo del mio breve viaggio in Olanda di come, approfittando di una trasferta di lavoro, ho avuto la possibilità di scoprire questa meraviglia del nord Europa.
Amo viaggiare, non importa se sia da solo, come in questo caso. Ho imparato ad apprezzare ogni tipo di situazione, gestire i miei tempi e muovermi al meglio.
Questa è una città che rende il tutto ancora più semplice, basta affittare una bici ed avere un minimo senso d'orientamento, per tutto il resto c'è Google.

Scorcio urbano in pieno centro, Dam Square, Amsterdam

Senza volerlo mi ritrovo lì dove la città è nata, la piazza principale e cuore della capitale, Dam Square.

Dam Square, Amsterdam

Il girovagare è piacevole, e nei giorni in cui sono impegnato con la conferenza mi godo i paesaggi offerti da una passeggiata serale, esplorativa della città.

Vicolo commerciale di Amsterdam

Tra il mare ed i canali, una città eretta su una palude, Amsterdam

Le mie passeggiate mi portano ben presto nel vero centro della città, presso quella è chiamata la "Chiesa Vecchia" ed è proprio da qui che voglio raccontarvi della polarità di cui parlavo...

Chiesa vecchia, Amsterdam

La Città del Peccato

Penso definizione più adatta non ci possa essere.

Chiesa vecchia, vista dal canale, Amsterdam

La conferenza finisce, è uno splendido venerdì sera e dopo una bella cena con hamburger e patatine (le patate fritte Olandesi sono da leccarsi i baffi..), decido di godermi la digestione tornando a passeggio lungo il canale che porta alla vecchia chiesa della città.

Non a caso, questa volta mi informo su dove si trovi il famoso quartiere a luci rosse; dal mio Google Maps questo risulta essere proprio in zona.
Dovete sapere che io sono nato e cresciuto a Roma, la città sede del Vaticano e del Cattolicesimo. Con questo non voglio dire che mi scandalizzi di qualcosa, ma che un quartiere a luci rosse possa essere vicino alla chiesa più importante della città...
I conti non tornano, ma giusto i miei, perchè qualcun altro in passato i conti li sapeva fare benissimo.

Fatto sta che una volta di fronte la chiesa, seguo le indicazioni e mi dirigo verso il vicolo adiacente.
A non più di 20 metri da essa.

Uno dei vicoli a luci rosse della città, Amsterdam

Ragazze bellissime e per ogni gusto, esposte al passaggio di un mare di turisti, molte sono anche famiglie spinte dalla curiosità, come la mia, di visitare di persona uno dei motivi che hanno reso celebri la capitale. Ma mai avrei pensato di vedere questo contrasto così forte tra religione e profanità.

La mattina seguente è Sabato, sono ufficialmente svincolato da impegni e decido di aderire ad uno dei tanti walking tour della città. Una scelta che consiglio a tutti, tre ore che vi possono far cambiare totalmente il punto di vista sul posto, probabilmente rispondendo a quasi tutte le domande che vi siete fatti. Per me è stato così e dopo qualche altro scorcio meraviglioso e nascosto tipo questo:

Chiostro del monastero, Amsterdam

Si arriva al nocciolo della questione. Come ha fatto una città come Amsterdam, all'apparenza ricca di tradizione Cristiana-Protestante, a diventare la capitale Europea della prostituzione?

La risposta sta nel comprendere la vera natura di Amsterdam, ossia una città di mercanti e business men, quella che nel medioevo è probabilmente stata la città più ricca e prosperosa del mondo.
Pensate che gli scambi mercantili arrivavano fino in Asia, c'erano rotte costanti dall'India. Viaggi che duravano anni e potevano costare la vita nella maggior parte delle occasioni.

Questo contesto portò due consequenze, un'enorme ricchezza proveniente dagli scambi commerciali che avvenivano tutti nei mercati della capitale ed un affluenza continua di marinai. Questi ultimi arrivavano in città dopo aver affrontato letteralmente la morte, per mesi in mare aperto. Nessun marinaio sapeva se avrebbe visto un altro porto, e per il momento si trovava tanti soldi tra le mani e ancora più voglia di godersi la vita, almeno per qualche giorno.

Il contesto portò un certo rischio per le vergini della città, questi marinai inebriati da alchol e voglia di divertirsi si trasformavano in vere e proprie bestie assetate di sesso.
A questo punto la città ed i suoi abitanti preferirono "sacrificare" le donne più "mature" della comunità per proteggere le ancora vergini e magari più giovani. Inoltre, confermando la mentalità commerciale e schiava del denaro che aleggiava tra tutti, si creò il pretesto per avviare l'ennesimo business, quello di una prostituzione messa in vetrina e venduta al miglior offerente.

In tutto ciò non dimentichiamoci del periodo storico, il Medioevo è il periodo delle inquisizioni Cattoliche e delle crociate. La Chiesa ha un potere politico, ma soprattutto morale su tutto il mondo "civilizzato", se si muore con la "fedina penale sporca", si va in quel posto terribile descritto nei testi sacri come inferno.

Ho già sottolineato di come la città sia stata la capitale mondiale del business (è qui che nascono i primi stock e l'idea di quote azionarie), questa mentalità non lasciò fuori neanche i sacerdoti stessi.
Il tutto venne tramutato in un business collettivo. I marinai arrivavano al porto, commettevano peccati alimentando il mercato della prostituzione e prima di ripartire, terrorizzati dall'idea di poterci lasciare la pelle con tutti i peccati addosso, passavano nella vicina chiesa (che a quel punto gestiva i bordelli limitrofi), chiedendo ai preti locali se questi potevano concedergli la confessione.

Ad Amsterdam tutto aveva un prezzo, e la confessione seguì i costi di mercato.

Tiziano

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