O' Zuppone [Pablito Version]

A Zupp e latt , io non credo di riuscire a parole a spiegarvi l'essenza di questo "PIATTO", la zuppa di latte qui da noi è un rito, quasi come il caffè. Così, d'istinto, mi è venuta in mente una scena meravigliosa di una famosissima commedia napoletana Natale in casa cupiello. Sto parlando del Maestro, io sto parlando del grande Eduardo de Filippo e sinceramente meglio di lui nessuno può farvi capire cosa è per Noi O Zuppone.

La zuppa di latte è proprio quello che si dice un piatto povero, a quei tempi i colussi se li mangiavano col cazzo. A stento riuscivano a sfamarsi figuriamoci se avevano il minimo pensiero di farei biscotti.

Però non lo so, in se la zuppa di latte con il pane raffermo ha qualcosa di viscerale, è come fare un salto nel tempo, non so trovare le parole giuste per esprimere quello che vorrei dire, si deve provare per capire.

Generalmente io me la preparo dopo il cannone serale, la tv accesa sintonizzata sulla mia serie preferita di questo periodo ROMANZO CRIMINALE , camino acceso a manetta, nell'aria ancora quell'odore dolce di White Widow, io sono in pigiama, pantofole e maglietta intima di cotone a mezze maniche fresca di comodino, doccia appena fatta, profumo come una rosa di maggio. Con calma accendo il fornello e prendo il mio pentolino preferito.

Sul pentolino devo spendere 2 parole, anche il pentolino fa parte del rito, generalmente, noi amanti dello Zuppone siamo molto metodici e precisi. Il pentolino deve essere sempre lo stesso, si narra che addirittura cè gente che lo tramanda da padre in figlio, ho sentito parlare di pentolini in terracotta, vabbè mo ho esagerato però nel racconto ci stava bene.

Eravamo rimasti al nostro pentolino, il fuoco è gia acceso, versi il latte nel pentolino e lo poggi delicatamente sul fornello, prendi un pezzo di pane avanzato da qualche giorno (se scavi a fondo in casa se ne trova sempre), e con la destrezza di un samurai ne fai dadini tutti uguali per forma e dimensione (effetti collaterali della white widow), il latte comincia a salire di temperatura, intanto quel bastardo di Scialoia vuole ingropparsi Patrizia, passata la scena pecoreccia il latte è pronto per ricevere i dadini di pane raffermo :

Sopra al pane cospargiamo due cucchiaioni di zucchero come se non ci fosse un domani, segue tazzina di caffè ed infine, come carognata finale un CUCCHIAIO DI NUTELLA, voglio chiarire che questa è la mia versione, quella normale si limita al Latte e Pane.

In merito all'ultima foto, cioè quella appena sopra , qualcuno , malpensante potrebbe ipotizzare che quella al centro non sia nutella, allora io ti dico , caro il mio pignolone che siamo a Febbraio e stasera a Caserta ci sono 4°, al freddo la nutella tende a condensarsi e molte volte capita addirittura che nel prenderla dal sacro buccacciello il cucchiaino si pieghi.

Comunque non saranno le rigide temperature e le lingue biforcute a fermarci, dopo 5 minuti la nutella si sarà siciolta nel latte e formerà un solo corpo con tutto il resto.