Un'epidemia si diffonde in Africa e gli stati si trovano a dover fronteggiare la possibile pandemia che di lì a poco metterà alla prova il sangue freddo del mondo intero. Contemporaneamente, un uomo non ricorda più nulla della sua vita precedente, ma gli eventi sembrano dimostrare che sia coinvolto da vicino nella diffusione della temibile malattia, forse inserito in un piano criminale di cui ignora sia il contenuto che gli attori.

Un libro di narrativa scritto con uno stile nella media, abbastanza ricco di informazioni esposte in maniera accademica, alla stregua di molti thriller dai natali anglofoni che ho letto in passato. La trama non è da buttare, ma per i miei gusti viaggia molto a rilento. Lo stampo della classica epidemia dirompente (senza altre aggiunte degne di nota ad arricchire la trama, nella prima parte) mi ha fatto apprezzare l'opera meno di quanto avrei voluto. Dalla seconda metà subentra un più ampio filo conduttore, ma la quantità di nuove scoperte che il lettore dovrebbe sperimentare nella lettura è ridotta al minimo, considerata la mole del libro. Ovviamente, tutto relativo al gusto personale.

Sulla scrittura in sé per sé... ho trovato diversi errori, qualche volta refusi, qualche volta congiuntivi, qualche volta altre sviste di vario genere. Solitamente qualcuno può scappare, ma mi aspettavo un numero decisamente minore rispetto a quello che mi è saltato all'occhio. Non so se il testo fosse così già nell'originale o se sia frutto di una svista in fase di traduzione... fatto sta che questo ho riscontrato.

Per il voto personale, mi attesto intorno a una sufficienza sia su generale che coinvolgimento, anche se personalmente vedo il giudizio alla seconda voce in leggero eccesso.