Basterebbe poco

Gli effetti benefici del digital detox, ovvero un periodo di pausa volontaria preso nei confronti della tecnologia (in particolar modo smartphone e internet), sono stati sanciti nero su bianco da diversi studi ed esperimenti.

La riduzione dello stress, un miglioramento della capacità mentali, relazionali e sensoriali, nonché la riduzione di problemi quali ansia o disturbi del sonno, sembrano il normale completamento di un processo volto a ridurre al minimo, se non del tutto ad eliminare, l'incidenza della tecnologia nel quotidiano.

Tuttavia non tutti possono permettersi, per lavoro e per motivi personali, di abbandonare completamente ogni forma di tecnologia dall'oggi al domani anche se alcuni accorgimenti, quale la riduzione dell'uso del telefono nelle ore serali o subito dopo il risveglio, potrebbe apportare ugualmente i primi benefici.

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Un bel libro può tranquillamente sostituire le scrollate serali, date senza troppo peso allo schermo del telefono, così come una corsa leggera o una passeggiata mattutina ancor prima di prendere in mano lo smartphone potrebbero avere, secondo la scienza, l'effetto di risvegliare i neuroni ancora addormentati dal sonno, rendendoli attivi e pimpanti per la giornata.

Ma è quanto scoperto da un nuovo studio, pubblicato sul JAMA Network Open ad aver colpito in particolar modo la curiosità di molti: da una ricerca condotta su circa 300 ragazzi di età compresa tra i 18 e i 24 anni si è stabilito che già l'astinenza dai soli social network rappresenta un passo importante verso un miglioramento significativo di alcune condizioni.

Nell'esperimento, durato due settimane, l'uso dei social network è stato ridotto in un gruppo a soli trenta minuti al giorno, mentre in un altro, composto di volontari, si è scelto addirittura di portare questo tempo a zero.

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I benefici sono risultati evidenti, con diversi soggetti che hanno sperimentato miglioramenti importanti nei confronti di patologie delicate, quali insonnia, ansia e addirittura depressione.

L'effetto più importante, in grado di ottenere questi incoraggianti risultati, si è rivelato essere l'interruzione del confronto con le vite apparentemente perfette di molti dei soggetti che spopolano nelle principali reti sociali.

Spezzare il paragone con scenari inarrivabili, per quanto il più delle volte costruiti ad arte, dei cosiddetti influencer, ha rasserenato l'animo dei ragazzi, aumentandone l'autostima e di conseguenza riducendo gli effetti negativi che l'uso dei social network comporta.

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