La Conference League è già alla seconda fase - The Conference League is already in its second phase [MULTILANGUAGE]

VIOLA TERZI

Come recita il famoso proverbio, "non tutte le ciambelle riescono col buco". Trasportato nel mondo del calcio, si potrebbe dire che non tutti i soggetti coinvolti sono in grado di compiere dei veri e propri miracoli sportivi, come il presidente dell'Inter, Beppe Marotta, unico uomo della storia in grado di vincere uno scudetto due volte, nel medesimo anno.

E così la Fiorentina, che anche giocando in infradito avrebbe potuto tranquillamente battagliare con il Chelsea per la conquista del primo posto nella corta (appena sei partite) "fase campionato" della Conference League, si dovrà invece accontentare del terzo, dietro non solo agli inglesi ma anche al Victoria Guimaraes.

Il pareggio raggiunto ieri sera in extremis proprio sul campo della squadra portoghese (sesta in patria, a quattordici punti di distacco dallo Sporting capolista) ha così cristallizzato la posizione dei viola, già praticamente certi anche a novanta minuti dal termine di un biglietto per gli ottavi di finale.

_{I tifosi dell'Apoel Nicosia, George Groutas, CC BY 2.0, da Wikimedia Commons}

Sul cammino nella terza competizione europea dei ragazzi di Palladino pesa la sconfitta per 2-1 rimediata lo scorso mese a Nicosia (Cipro) contro l'Apoel, con conseguente sorpasso in classifica proprio da parte del Guimaraes, abile ieri a tenersi la piazza d'onore nello scontro diretto.

In realtà, a differenza di quanto avevo scritto qualche settimana fa, parlando di coppe europee, il meccanismo scelto dall'UEFA per la fase ad eliminazione diretta è piuttosto cervellotico e anche il terzo o addirittura il quarto posto sono in grado ugualmente di far evitare lo scontro con la prima in classifica prima della finale.

Infatti, secondo i "teorici" di Nyon, onde introdurre ugualmente un pizzico di brivido al termine della fase campionato, ogni squadra qualificata ai play-off avrebbe potuto pescare nel sorteggio tra due avversarie, secondo un meccanismo a coppie: la nona e la decima una delle ultime due (23^ o 24^), l'undicesima e la dodicesima una della coppia a salire (21^ o 22^) e così via.

_{Il presidente dell'UEFA, Alexander Ceferin. Steffen Prößdorf, CC BY-SA 4.0, da Wikimedia Commons}

Stesso meccanismo si ripeterà anche per le prime otto (oltre a quelle citate, troviamo Rapid Vienna, Djungarden, Lugano, Legia Varsavia e Cercle Brugge), che conosceranno le proprie avversarie degli ottavi di finale in un altro sorteggio, pescando sempre tra una coppia di squadre promosse dai play-off.

Il tabellone è di stile tennistico, quindi già è possibile conoscere il novero delle quattro realtà che potrebbero incrociare il proprio destino con quello dei viola a febbraio: la vincente tra Panathinaikos, unica squadra con un tasso tecnico almeno accettabile tra le quattro (nei preliminari ha eliminato i francesi del Lens) e Vikingur (Islanda), o chi prevarrà nel play-off tra Olimpia Lubiana e Borac (Bosnia).

Con questo meccanismo quindi, molto dipenderà da quale parte del tabellone occuperà la Fiorentina, al momento del sorteggio del 20 febbraio. Lo scontro con il Chelsea sembra inevitabile, ma a seconda dell'esito delle urne potrebbe avvenire in semifinale o in finale.

Inutile dire che la competizione ha proprio nel club inglese l'unico vero grande favorito, proprio davanti ai toscani, finalisti delle due passate edizioni. Un po' di credito merita anche il Betis Siviglia, che tuttavia potrebbe essere costretto ad affrontare il Chelsea già negli ottavi di finale, mentre meno probabile un percorso notevole dei tedeschi dell'Heidenheim, attualmente terzultimi in Bundesliga.

Statemi bene, alla prossima!

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