Pazza Serie A, all'ultima sosta dell'anno - Crazy Serie A at last stop of the year [MULTILANGUAGE]

ASPETTANDO IL MILAN

Credo che, giunti all'ultima sosta per le nazionali, ovvero ad un quarto di campionato, pochissimi avrebbero pronosticato di ritrovarsi in una situazione di classifica nella quale sei squadre sono racchiuse in vetta in una distanza di appena due punti. E con le settime, Bologna e Milan, che devono recuperare lo scontro diretto, quindi in grado di ricucire parzialmente con chi sta davanti, a poter aggiungere ulteriore sale alla zuppa.

Le due edizioni precedenti della Serie A, che avevano visto intraprendere da parte delle squadre vincitrici altrettante cavalcate solitarie (al massimo disturbate fino a metà stagione da un'unica avversaria), lasciavano presagire che anche quest'anno le cose sarebbero andate in maniera simile, con l'Inter campione d'Italia data da tutti come grande favorita del torneo.

Naturalmente è ancora presto per trarre conclusioni definitive: è probabile che alcune delle realtà protagoniste comincino a perdere il passo nelle prossime giornate e che il gruppo, come in una corsa ciclistica, possa scremarsi man mano che si avvicina la vetta, ma per il momento godiamoci questo torneo pazzo, sorprendente "mosca bianca" tra tutti i più importanti campionati d'Europa.

Serie A	Premier League	Bundesliga	Liga	Ligue 1
26 Napoli	28 Liverpool	26 Bayern	33 Barcelona	29 PSG
25 Atalanta	23 M. City	21 Lipsia	27 Real M.	23 Monaco
25 Fiorentina	19 Chelsea	21 Eintracht	26 Atletico M.	20 O.M.
25 Inter	19 Arsenal	17 Bayer L.	24 Villareal	19 Lille
25 Lazio	19 Nottingham	17 Friburgo	21 Osasuna	18 Lione
24 Juventus	19 Brighton	16 Union B.	20 A. Bilbao	17 Nizza

Solo da noi infatti, non si è vista per il momento una squadra capace di "ammazzare" da subito il campionato e il divario tra la formazione leader e la diretta inseguitrice, ma anche tra la prima e la sesta in classifica, è per ora limitato. Al contrario, in Inghilterra la forbice è già ampia nove punti, che diventano dieci in Germania, dodici in Francia e addirittura tredici in Spagna.

A questo punto la domanda nasce spontanea: stiamo parlando di un livellamento verso l'alto o di un impoverimento tecnico generalizzato? Non disporre di un'eccellenza che si dimostri chiaramente più forte del resto delle avversarie, significa che il calcio italiano sta crescendo o che tutti i top team stanno sperimentando problemi?

Affidiamoci per rispondere all'unico confronto possibile, quello che avviene a settimane alterne all'interno delle competizioni europee. Il movimento tricolore ha mostrato già dalla scorsa stagione alcuni segnali di ripresa, confermati dagli ottimi risultati ottenuti fin qui da Inter e Lazio, rispettivamente in Champions League ed Europa League, e dal discreto cammino di Atalanta, Juventus e Milan.

_{Ranking UEFA per nazioni, fonte uefa.com}

L'Italia è stabilmente seconda nel ranking UEFA per nazioni dell'ultimo quinquennio, alle spalle dell'inarrivabile Inghilterra e, se si prendono in considerazione i top 5 campionati d'Europa, è dietro solo ai sudditi di Re Carlo anche nella corsa stagionale.

Tutto lascerebbe pensare ad una Serie A bella e competitiva quindi, nella quale più di una squadra ha alzato il livello tecnico, aumentando in questo modo anche l'incertezza sull'esito finale del torneo.

Molti del resto sono ancora gli scontri diretti da giocare, a cominciare dall'interessante Milan-Juventus, previsto alla ripresa, anche se la favorita assoluta rimane tuttavia l'Inter, insieme all'Atalanta unica squadra che non ha cambiato allenatore e che dispone senza dubbio di un modo collaudato di giocare e di una rosa dalla profondità invidiabile.

_{A destra, l'allenatore dell'Inter, Simone Inzaghi. Werner100359, CC BY-SA 4.0, da Wikimedia Commons}

Per di più i ragazzi di Simone Inzaghi sembrano impermeabili a tutte le voci extra-campo, sia quelle che riguardano i problemi economici e giudiziari della società, sia alle lamentele delle avversarie di turno, che sempre più spesso si sentono danneggiate da direzioni arbitrali apparse unidirezionali in favore dei nerazzurri.

Alle loro spalle, come favorita numero due, il buon senso sembra suggerire il nome del Napoli di Antonio Conte, il cui organico non è all'altezza di quello dell'Inter (finora persa la scommessa Lukaku), ma che può beneficiare di due aspetti non da poco: la granitica capacità del tecnico salentino di rigenerare ambienti depressi, spremendo da essi il meglio, e l'assenza di impegni europei.

Dopo l'affermazione europea, l'Atalanta potrebbe a sua volta essere giunta al momento del grande salto in avanti. La squadra gioca a memoria e sembra aver digerito prima del tempo previsto i cambi che ogni anno ne stravolgono la rosa.

_{Una vista esterna dello stadio di Bergamo, Vincenzo.togni, CC BY-SA 4.0, da Wikimedia Commons}

La Dea sta attraversando un grande momento di forma, ma prima della fine del girone d'andata dovrà ancora confrontarsi con Milan, Roma, Lazio e Juventus: probabile che a quel punto ne sapremo di più sulle effettive chances di competere per il titolo del gruppo di Gasperini.

Per l'appena citata Juventus l'avventura targata Thiago Motta ha fin qui riservato più luci che ombre. La formazione bianconera ha rimediato un unico KO stagionale in Champions League, contro il non irresistibile Stoccarda, mentre rimane ancora imbattuta in campionato.

Il livello della rosa non è al livello di qualche anno fa e gli infortuni di Bremer e Milik, più tutti quelli patiti nelle prime settimane (su tutti Koopmeiners e Nico Gonzalez) hanno ulteriormente complicato le cose. Madama sta cercando di venir fuori alla distanza, ma trovandosi nel bel mezzo di una rivoluzione, volta allo svecchiamento dell'età media e alla creazione di una mentalità offensiva, difficilmente potrà mantenere la continuità necessaria per lottare in maniera seria con chi sta davanti.

Chiudiamo con Lazio e Fiorentina, due belle realtà che tuttavia sembrano in questo momento overperformare e che potrebbero pagare a breve gli sforzi compiuti per rimanere in alto. Per loro appare difficile una lotta al vertice fino alla fine, ma in questo pazzo campionato, nel quale abbiamo visto in testa persino formazioni mediocri come il Torino FC (reduce dall'ennesimo rinvio dei caroselli a causa della sconfitta nel derby), mai dire "mai".

Statemi bene, alla prossima!

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