Serie A, analisi della 33^ giornata (Inter Campione d'Italia) - Serie A, Week 33 analysis [Multilanguage]

INTER CAMPIONE D'ITALIA

Signore e signori, anche l'edizione 2023/24 del torneo tricolore ha apposto la parola fine alla lotta per il titolo. Con cinque giornate d'anticipo, la Serie A ha incoronato la sua squadra regina che, come ormai si era già ampiamente compreso da almeno un paio di mesi, non poteva che essere l'Inter, vittoriosa 2-1 anche nel derby e meritatamente campione d'Italia.

Su queste colonne ho parlato e spesso "sparlato" dei nerazzurri, per la situazione economica, gli "aiutini" ricevuti dai direttori di gara, alcuni anche clamorosi e inspiegabili, ma poi, quando il polverone si alza, resta il campo e nessuno, nemmeno il più ottuso dei tifosi "anti", potrà mai dire che questa edizione del campionato non sia stata vinta dalla squadra più forte.

Nell'interpretazione assegnata spesso al calcio oggi, più simile ad una guerra ideologica o ad una rivincita personale degli "schiaffi" presi nella vita che ad altro, sta diventando sempre più difficile riconoscere il merito degli altri e ragionare con la mente "lucida", ma credo che oggi, da un punto di vista sportivo, ci si debba levare il cappello di fronte ad una squadra che ha vinto 27 partite su 33 giocate e che può vantare il miglior attacco, la miglior difesa e il capocannoniere del campionato.

_{A sinistra, il capitano dell'Inter, Lautaro Martinez. Erjonallaraj, CC BY-SA 4.0, da Wikimedia Commons}

In una stagione comunque ottima, che ha portato alla conquista del ventesimo scudetto (o del diciannovesimo, a seconda dei punti di vista), rimane ardente la macchia dell'eliminazione dalla Champions League, ma per far bene nella competizione europea più importante tutto deve girare nel verso giusto e anche la fortuna assume un ruolo decisamente più pesante che in un torneo da 38 partite.

L'Inter non è di certo inferiore all'Atletico Madrid e nemmeno al Borussia Dortmund, che gli spagnoli ha eliminato nei quarti di finale, ma se nella scorsa stagione ogni dettaglio è andato al posto giusto, quest'anno è bastato un calcio di rigore sbagliato di troppo, un infortunio nel momento meno indicato e alcune colossali palle goal fallite per ritrovarsi fuori dalla competizione.

Tuttavia a questo punto torna in auge un vecchio pallino di Fabio Capello, una domanda rimasta ancora aperta e che si presta a varie interpretazioni: la Serie A è un campionato allenante? A giudicare dalla distanza delle inseguitrici e da quanto espresso anche in Europa, verrebbe da pensare di no, ma in realtà ogni annata tende a far storia a sé.

_{Fabio Capello, RealMadrid.pl, Attribution, via Wikimedia Commons}

Lotta Champions League

---

Pos	Squadra	Punti	Giocate	V	N	P	DR
3	Juventus	64	33	18	10	5	+21
4	Bologna	62	33	17	11	5	+22
5	Roma	55	31	16	7	9	+19
6	Atalanta	54	31	16	6	10	+22

---

La Juventus ha provato a rimanere in scia dei nerazzurri per circa metà torneo, ma evidentemente questo "fuori giri" in cui è incappato il motore bianconero, sia da un punto di vista fisico che mentale, ha prodotto la disastrosa seconda parte di stagione, nella quale la squadra viaggia a medie punti da zona retrocessione.

Il pareggio (2-2) acciuffato in extremis a Cagliari, dopo essersi ritrovati sotto di due reti alla fine del primo tempo, ha messo ancora una volta a nudo tutti i punti deboli, a livello qualitativo e di gestione della rosa (inspiegabile una condizione fisica così scarsa nonostante un solo impegno a settimana), ma anche mostrato che forse, osando un po' di più, certi punti lasciati per strada sarebbero oggi potuti appartenere alla classifica della Signora.

Nel secondo tempo la squadra ha giocato con un modulo decisamente più offensivo, schierando a tratti persino quattro punte e ha chiuso la gara con un possesso palla record del 75%. Non è è un caso che le prestazioni migliori delle Juventus targate Allegri siano storicamente sempre arrivate quando la squadra si trovava spalle al muro e aveva bisogno di fare l'impresa, abbandonando lacciuolo imposto dal suo allenatore.

_{L'allenatore della Juventus, Massimiliano Allegri. All-Pro Reels from District of Columbia, USA, CC BY-SA 2.0, da Wikimedia Commons}

Allenatore che, tuttavia, pur di non ammettere i propri errori e darla vinta ai milioni di detrattori che ormai coincidono pressoché alla totalità del tifo bianconero, proseguirà con lo stesso atteggiamento codardo e inconcludente fin dalla prossima gara, quando all'Allianz Stadium arriverà il Milan. I punti di vantaggio sulla sesta in classifica, ovvero sulla prima squadra che rimarrà fuori dalla prossima Champions League, oggi sembrano molti, ma attenzione perché in una situazione del genere, di vuoto spinto, un nuovo crollo potrebbe anche essere dietro l'angolo.

Alle spalle di Madama intanto, nello scontro diretto tra Roma e Bologna, a spuntarla sono stati i felsinei, vincitori all'Olimpico per 1-3. Scarichi dalle fatiche di coppa, i giallorossi si sono dovuti arrendere ad una squadra brillantissima, ma soprattutto messa in campo in maniera superba da Thiago Motta.

Per nulla integralista, il tecnico italo-brasiliano adatta la sua creatura alla perfezione sull'avversario, interpretando anche in maniera intelligente i vari momenti della partita. Un tecnico pronto al grande salto e che, permettetemelo, da tifoso juventino spero proprio di vedere, come sembra, sulla panchina bianconera a partire dalla prossima stagione. In fondo per tornare a vincere l'Inter ha avuto bisogno di ex-juventini, come Marotta e Conte, e magari è ora di restituire il favore.

_{Lo stadio Dall'Ara di Bologna. Beric Dondarrion, CC BY-SA 4.0, da Wikimedia Commons}

Chiude il gruppo delle pretendenti alla qualificazione in Champions League l'Atalanta, vittoriosa a Monza 2-1 anche con un pizzico di fortuna nel finale, quando i padroni di casa hanno mancato il pareggio per una questione di centimetri.

Per la Dea, come per la Roma, la sensazione è che l'impegno europeo, con relativo dispendio di energie fisiche e nervose, giocherà un fattore decisivo nella corsa alle posizioni che contano. Occhio al recupero tra Atalanta e Fiorentina, che si giocherà a fine campionato e che potrebbe risultare decisivo. Della corsa salvezza, ne parliamo domani.

Statemi bene, alla prossima!

I'm part of ITALYGAME Team

together with:
@girolamomarotta, @sardrt, @mikitaly, @mad-runner, @famigliacurione

👉 VOTA PER NOI COME WITNESS👈