Sorpresa, tornano quelli della Superlega! Ma questa volta è ancora peggio della prima - Surprise, the Super League is back! But this time it's even worse than the first

In molti, compreso chi vi scrive, si chiedevano da tempo che fine avessero fatto quelli della Superlega, la nuova competizione alternativa all'UEFA gestita dal gruppo A22 Management, capace di sconquassare il mondo del calcio.

Dopo aver lanciato l'idea nell'etere, ormai tre anni e mezzo fa, ed essersi momentaneamente ritirati in buon ordine di fronte alle prevedibili ritorsioni di Ceferin e soci, gli ideatori avevano combattuto e vinto battaglie legali nei tribunali continentali, al fine di veder riconosciuto il proprio diritto alla libera concorrenza.

Tuttavia, proprio dopo aver ottenuto il via libera da parte dell'Alta Corte Europea, del nuovo torneo non se ne era più sentito parlare, schiacciato dalla popolarità della "Super" Champions League, allargata e rivisitata nel formato proprio per consentire più introiti alle squadre e per aumentare il numero delle partite.

_{L'Allianz Arena di Monaco di Baviera, sede della finale dell'attuale edizione della Champions League. werkunz, CC BY-SA 2.0, via Wikimedia Commons}

Il silenzio da parte di A22 Management si è però interrotto questa mattina, quando con un comunicato stampa la società ha annunciato di aver allacciato i contatti con UEFA e FIFA per il riconoscimento ufficiale del nuovo torneo, che cambierà nome in Unify League.

Nelle intenzioni degli ideatori dovrebbero prenderne parte novantasei squadre, divise in quattro leghe: 16 saranno quelle della Star League, la divisione più prestigiosa, mentre altrettante verranno inserite nella Gold League, che si pone su un gradino immediatamente più in basso.

La Blue League e la Union League invece, gli ultimi due raggruppamenti, vedranno la partecipazione di trentadue squadre ciascuna. Ogni Lega vedrà le proprie realtà divise in gironi da otto, con le migliori della stagione regolare (partite di andata e ritorno) chiamate a disputarsi il trofeo nella fase ad eliminazione diretta.

_{Bernd Reichart, CEO di A22 Management. Mediengruppe RTL Deutschland, CC BY-SA 4.0, via Wikimedia Commons}

Quello che colpisce di più è la revisione totale dei criteri di ammissione: se in un primo momento la Super League era nata come qualcosa di elitario, con solo pochi posti liberi per i risultati dei campionati nazionali, oggi la Unify League si ripropone come trofeo totalmente meritocratico.

Saranno infatti i risultati dei singoli tornei nazionali a stabilire la qualificazione delle squadre alla manifestazione e non ci saranno più posti garantiti per le "grandi". Insomma, detto in altre parole, una sorta di copia e incolla di quello che sono state le competizioni UEFA fino ad oggi.

Del quale, lo dico da entusiasta di quella che era la vecchia proposta e da fiero denigratore di Ceferin e dell'UEFA, sinceramente non si capirebbe il motivo di esistere. Al di là del lodevole progetto di voler rendere gratuita la visione per tutti delle partite, la Super League aveva senso solo in quanto innovazione, volta a portare al pubblico unicamente scontri tra grandi squadre europee.

_{Il Real Madrid, campione d'Europa nel 2018. Антон Зайцев, CC BY-SA 3.0 GFDL, da Wikimedia Commons}

Si era parlato di sponsor faraonici, disposti a coprire d'oro le partecipanti, con fiumi di denaro che sarebbero piovuti a cascata su tutto il sistema calcio. Siamo sicuri che gli stessi sponsor si presenteranno di nuovo con i soldi in bocca per patrocinare l'ennesima replica di Feyenoord-Galatasaray, solo spostata da un contenitore all'altro?

E a quel punto, senza innesti economici in più e con il medesimo criterio di qualificazione precedente, che attrattiva avrebbero i club per abbandonare il vecchio sistema, comunque ammantato di più fascino e tradizione, per buttarsi magari a giocare nel secondo o terzo livello di un torneo completamente nuovo?

Forse le modalità di comunicazione della Super League, nel 2021, non furono eccezionali, ma il suo punto di forza era proprio l'aura elitaria che il torneo prometteva di avere. Solo grandi club, solo grandi partite, solo grandi sponsor.

La mia sensazione è che quelli di A22 Management stiano sbagliando tutto, un'altra volta.

Statemi bene, alla prossima!