Sorpresa! Zhang è tornato - Surprise! Zhang is back [Multilanguage]

Solo fino a poche ore fa una parte della stampa sportiva si chiedeva ancora che fine avesse fatto Steven Zhang. Il presidente dell'Inter manca dall'Italia da oltre nove mesi e nel medesimo periodo le sue apparizioni in pubblico si erano limitate a qualche videomessaggio preregistrato o a fantomatiche riunioni via Skype, delle quali tuttavia nessuno, oltre ali cronisti della rosea, aveva avuto conto.

Le voci sul rampollo della "famiglia" Suning si erano così moltiplicate, tra chi riteneva si trovasse agli arresti domiciliari per i guai giudiziari affrontati in patria, e chi invece sospettava si trattasse di una semplice manovra per sfuggire ai creditori, che in Italia e ad Hong Kong lo attendono per essere risarciti dai prestiti mai restituiti.

Ieri tuttavia, Zhang ha messo perlomeno a tacere alcune delle suddette, mostrandosi alle telecamere di Sky Sport in occasione del Gran Premio di Shangai di Formula Uno. Il presidente dell'Inter è fortunatamente vivo e vegeto, e questa è già un ottima notizia e, a meno che abbia ricevuto qualche permesso speciale, almeno in patria sembra libero di circolare senza problemi.

_{Il circuito del Gran Premio di Shangai, photo by Emily Walker, CC BY-SA 2.0, Wikimedia Commons}

Intervistato così dai giornalisti di Sky, il numero uno dell'Inter ci ha tenuto a tranquillizzare il mondo del tifo nerazzurro sulla sua permanenza alla guida della società. Riguardo a quanto è stato detto e scritto in questi mesi, questo il pensiero di Zhang, si è trattato solo illazioni prive di fondamento: il club non cambierà proprietà e continuerà per molto tempo ancora a guardare al futuro con le stesse ambizioni.

Parole volte a tranquillizzare la piazza che, come si può ben comprendere, tutti i tifosi dell'Inter attendevano da diverso tempo. E sebbene permanga il dubbio legato alla sua prolungata assenza e risulti strano che Zhang non tornerà in Italia nemmeno per la celebrazione dello scudetto, un po' di nubi sull'orizzonte dei prossimi campioni d'Italia sembrerebbero essersi diradate.

Per di più è notizia di ieri la presenza di un nuovo interesse per il rifinanziamento dei debiti dell'Inter, che a maggio dovrà restituire ad Oaktree circa 375 milioni di prestito. Sembra infatti che il fondo Pimco, di proprietà della tedesca Allianz, con investimenti per oltre 200 miliardi di dollari nel mondo, abbia iniziato le pratiche per rifinanziare il club attraverso un ulteriore prestito da circa 400 milioni.

_{La sede centrale di Pimco, in California. Andymii, CC BY-SA 4.0, via Wikimedia Commons}

Per il momento non sono noti ancora i termini economici dell'eventuale accordo, ma dalle prime indiscrezioni sembra che l'interesse posto fino alla scadenza del prestito, che avverrebbe nel 2027, sarà superiore al 12% concesso da Oaktree, tanto che potrebbe addirittura arrivare a sfiorare il 20%.

Cifre altissime, che sposterebbero eventualmente il problema in avanti di qualche anno, ma che permetterebbero comunque a Zhang di tirare una boccata di ossigeno. A questo pinto della storia però, sono arrivate le critiche di chi ha cominciato ad analizzare la vicenda in maniera più approfondita, trovando le prime falle nel racconto.

Per alcuni complottisti del web, quello intervistato da Sky non sarebbe davvero Steven Zhang, ma un sosia, peraltro molto più magro e col volto coperto a metà da grossi occhialoni, che approfittando della proverbiale somiglianza degli asiatici tra di loro agli occhi di noi europei, avrebbe impersonato per alcuni minuti il ruolo di presidente dell'Inter, in modo da calmare le acque.

A questa versione, ve lo dico subito, non crede nemmeno uno zebrone "talebano" come il sottoscritto, ma è in dubbio che da Sky abbiano perso un'occasione non ponendo al numero uno dell'Inter, dopo mesi di latitanza, le domande che un po' tutti si sono fatti: "Perché questa prolungata assenza?" e "Perché non verrà in Italia nemmeno per festeggiare lo scudetto?"

_{Image by freepik}

Parlando poi del rifinanziamento del debito, un po' tutte le testate giornalistiche si sono affrettate a descrivere la vicenda a mo' di copia e incolla, sottolineando come ormai la cosa si potesse considerare una formalità e che per le firme definitive l'appuntamento era fissato a maggio.

Solo una, Tuttosport, ha fatto notare che in realtà Pimco si è presa alcune settimane di tempo per valutare, consultando tutti i documenti del caso, la fattibilità dell'affare, peraltro bocciato solo poche ore prima dal fondo PIF, appartenente al governo saudita, che aveva definito l'Inter in maniera piuttosto scioccante come "non bancabile".

La domanda che un po' tutti si pongono a questo punto è: perché un fondo come Pimco dovrebbe investire una cifra del genere in una sorta di voragine perdi-soldi come la società nerazzurra? La risposta in realtà appare piuttosto semplice ed è orientata alla fiducia che i californiani avrebbero espresso sullo sviluppo del marchio e sui risultati sportivi della società.

In altre parole i nuovi finanziatori credono fermamente che l'Inter possa continuare, da qui a tre anni, un ciclo vincente, che la porti in questa maniera magari di nuovo ad un percorso economico virtuoso e a recuperare così l'investimento, guadagnandoci anche su un grande interesse. Staremo a vedere.

Statemi bene, alla prossima!