Se sei già umile, nessuno ti umilierà: saggezza classica contro l’eccesso di fiducia (by @kork75)

in Italy3 months ago

Nel mondo di oggi, dove l’apparenza spesso conta più della sostanza, l’umiltà sembra una virtù dimenticata. Eppure, i filosofi dell’antichità ci hanno lasciato moniti preziosi contro la superbia, soprattutto quella giovanile. Zenone di Elea e Isocrate, con parole che attraversano i secoli, ci insegnano che l’arroganza non è solo sgradevole: è pericolosa.

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Zenone di Elea, noto per i suoi paradossi e la difesa del pensiero di Parmenide, non era solo un logico brillante: era anche un uomo che riconosceva il valore della modestia. Diogene Laerzio lo cita dicendo che “non c’è niente di più sconveniente che darsi delle arie, soprattutto con i giovani”. Questo insegnamento non è solo una regola di buona educazione, ma una strategia per evitare conflitti inutili. Isocrate, nella sua lettera a Demonico, consiglia di essere affabili e mai sprezzanti, perché “nemmeno gli schiavi possono sopportare la superbia degli arroganti”. Questo principio di rispetto universale è fondamentale per costruire relazioni sane e durature. La superbia, al contrario, genera distanza, rancore e spesso vendetta. Dalla tragedia greca ai film hollywoodiani, il giovane troppo sicuro di sé che viene “rimesso al suo posto” da un anziano saggio è un archetipo ricorrente. Ma non è solo finzione: è una dinamica reale. L’eccesso di fiducia può portare a errori gravi, e spesso la vita stessa si incarica di correggere chi si crede invincibile. Quindi, “se una bolla non viene mai gonfiata, non sarà necessario farla scoppiare”. L’umiltà è una forma di intelligenza emotiva: ci protegge dalle cadute, ci rende più aperti all’apprendimento e ci aiuta a costruire relazioni basate sul rispetto reciproco. Alcuni potrebbero sostenere che un po’ di arroganza sia necessaria per affermarsi nel mondo competitivo di oggi. In parte è vero: la sicurezza in sé è fondamentale. Ma c’è una differenza sottile tra fiducia e presunzione. La prima ispira, la seconda irrita. E come dimostrano Zenone e Isocrate, la presunzione porta spesso a conseguenze spiacevoli. In conclusione, l’umiltà non è debolezza, ma forza. È la capacità di riconoscere i propri limiti, di ascoltare gli altri, di imparare. Zenone e Isocrate ci ricordano che la superbia è una trappola, soprattutto per i giovani. Se vogliamo evitare umiliazioni e vivere con maggiore serenità, dobbiamo imparare a tenere i piedi per terra. La vera grandezza non ha bisogno di ostentazione.

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