Il bibliotecario francese: cap. III parte prima

in Italy2 years ago

Data la quotidiana vicinanza, sembrava facile riuscire a conoscersi l'un l'altro molto in fretta. Ma Adriana e Trent non trascorrevano insieme la maggior parte delle poche ore libere che le attività all'Arcoiris concedevano loro. Lui preferiva le partite a scacchi con i colleghi in grado di giocare da professionisti alle passeggiate in spiaggia. Giocava con il portinaio notturno, che si dimostrava molto più abile come scacchista che come guardiano in attesa delle emergenze, con Franco, il magazzinierre, con Mark, uno dei volontari infermieri americani, ma preferibilmente con il professor Podger, l'infettivologo e medico legale inglese, il direttore del Centro, che possedeva la qualifica di Grande Maestro Internazionale. Se solo Adriana avesse saputo giocare! Comunque non le sembrava di essere indifferente a Trent, almeno non del tutto. Le piacevano le loro brevi chiacchierate divenute sin da subito confidenziali, seppure immancabilmente interrotte dalla solita emergenza. Vero era che allora lui iniziava a spazientirsi, ma poteva essere solo un’impressione. Dopotutto con i pazienti non perdeva mai la calma, neppure quando si dimostravano sgarbati. Quasi ogni volta che la situazione si faceva più difficile, Trent chiedeva il supporto di Adriana, che non temeva mai di dover sforare nei turni, in via indicativa della durata di otto ore ciascuno.
-Sei una brava infermiera, il tuo aiuto è stato fondamentale- le diceva spesso. Anche se in certi momenti i suoi sbalzi di umore la spiazzavano, che importava? Dopotutto il suo non era un compito facile, dato che aveva sulle spalle le maggiori responsabilità. Era comprensibile, in fin dei conti era il supervisore. Altrettanto vero era, però, che verso l’operato di Malinka, l'infermiera haitiana, non aveva mai grandi pretese. Anzi, lasciava sempre correre, anche se la bella e pasticciona ragazza più che di aiuto era di intralcio. Spesso confondeva addirittura i nomi dei medicinali, al punto che l'operatrice socio-sanitaria Alberta arrivava a chiedersi in quale antro la maldestra ragazza avesse studiato scienze infermieristiche o quanto la famiglia di lei, qualora fosse ricca, avesse sborsato per farle ottenere la laurea. E soprattutto cosa fosse venuta a fare una ragazza superficiale e frivola, quale dimostrava di essere, in un’istituzione benefica di un paese disagiato.

Posti online in cui "Il bibliotecario francese" si trova:

1)camTV, in cui avevo pubblicato anni fa un'edizione precedente

2)publish0x

3)blurt (al momento, soltanto fino alla seconda parte del cap. V)

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Ps.: immagine Pixabay 100% free (https://pixabay.com/it/photos/scacchi-scacchiera-3791454/)

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