Il bibliotecario francese: cap. V parte seconda

in Italy2 years ago (edited)

L'idea di rendersi autonomi era stata loro suggerita in segreto dalla governante, che sapeva, oramai conoscendoli, che i padroni di casa non avrebbero mai tollerato il vedere i figli guadagnarsi da vivere come comuni operai. Se non era scoppiata un'altra guerra familiare alla decisione di Adriana e Nico di partire per Habanita a neanche a un anno dalla laurea era dovuto unicamente al fatto che sul luogo i due ragazzi avrebbero parlato costantemente, e dunque praticando al livello di lingua madre, lo spagnolo, cioè la lingua locale, e l'inglese, la lingua dell'amministrazione, considerate imprescindibili per lavorare come volontari al Centro Arcoiris. Pratica che sarebbe stata loro utilissima nel futuro, dato che a quel punto i genitori oramai sognavano che i loro pargoli avrebbero poi continuato gli studi per prendere la laurea in medicina. Dopodichè, con il loro aiuto, avrebbero aperto una clinica privata di stampo internazionale. I coniugi Mascarenhas consideravano la professione medica ben più rinomata rispetto a quella d'infermieri, anche se al di fuori del cosiddetto ufficio di famiglia e della loro cerchia di conoscenze, cioè banche e imprese affermate. Perchè mai, quindi si chiedevano, i loro figli avevano preferito una professione un gradino al di sotto di quella del medico? D'accordo che gli studi di medicina sarebbero durati il doppio rispetto a scienze infermieristiche, ma una spiegazione simile non li aveva soddisfatti del tutto. I ragazzi non avevano mai avuto timore di trascorrere interi pomeriggi e serate spaccandosi la schiena sui libri. Vero era che, gli veniva da pensare, dato l'impegno richiesto dalla facoltà di medicina, studi di lunghissima durata avrebbero precluso loro la partecipazione a molti eventi sociali promossi dal loro ambiente alto-borghese, ma per la verità nè Adriana nè Nico avevano mai mostrato particolare entusiasmo nell'assistervi. I coniugi Mascarenhas non sospettavano affatto che l'idea dei figli di impegnarsi ad accedere a una professione sanitaria per partire il prima possibile per qualche missione in un paese disagiato maturava già nelle loro teste sin dalle scuole secondarie. I ragazzi, da parte loro, non avevano avuto in mente altro. E sapevano che alle missioni il profilo dell'infermiere era più ricercato rispetto a quello del medico: a continuare gli studi avrebbero pensato in seguito. E ora, al pensiero di quella partenza, i genitori avevano fatto molte rimostranze, dato che i ragazzi avrebbero dovuto rinunciare a molte comodità e sopportare svariati disagi. I signori Mascarenhas avrebbero preferito altri mezzi di perfezionamento delle lingue straniere, ma stranamente, forse in un momento di particolare stanchezza, avevano smesso di reagire con la solita energia. In ogni caso avevano ritenuto una garanzia il fatto che la governante sarebbe partita con loro. Su tal punto non avevano avuto nulla in contrario: per pochi mesi potevano benissimo fare a meno di lei e trovare una sostituta.

Posti online in cui "Il bibliotecario francese" si trova:

1)camTV, in cui avevo pubblicato anni fa un'edizione precedente

2)publish0x

3)blurt (al momento, soltanto fino alla prima parte del cap. VI)

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Ps.: immagine Pixabay 100% free (https://pixabay.com/it/photos/mascherina-stetoscopio-salute-5042631/)

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