Il basilico. Quando il suo profumo ti travolge.

(Greece, Photo Sard@rt)
Mi piace oggi fare alcune considerazioni sul basilico, una pianta che l’uomo coltiva da millenni e che, soprattutto nell’aerea mediterranea è molto conosciuta e amata.

Iniziamo dal suo nome che viene dal greco basilikon il cui significato è pianta del re.
Ma per comprendere meglio la bella storia del basilico dobbiamo far riferimento anche alla leggendaria creatura mitologica Basilisco conosciuta come re dei serpenti, piccolo serpente considerato l’animale più mortale in assoluto capace uccidere o pietrificare con un solo sguardo diretto negli occhi.
Ma come tutti i mostri il Basilisco aveva un punto debole e solo una pianta aveva il potere di sconfiggerlo con il suo inconfondibile e forte aroma: il basilico.
Una storia bellissima quella del basilico che continua nei secoli grazie anche al fatto che questa pianta è stata tradizionalmente considerata un potente afrodisiaco che, quindi, l’ha fatta diventare il vero simbolo degli innamorati.

Noi oggi il basilico lo conosciamo e apprezziamo per il suo inconfondibile aroma e l’utilizzo importantissimo nella cucina tradizionale mediterranea.
Impossibile pensare ad un sugo senza il basilico!
Per questo in tutte le case è consuetudine averne sempre delle piantine fresche in modo da poter utilizzare le foglie fresche per aromatizzare il sugo, o una caprese.
Aggiungo che tra i sughi per pasta più famosi che abbiamo in Italia, il Pesto alla Genovese, è ottenuto proprio utilizzando il basilico (rigorosamente quello genovese a foglie piccole!).
Io ho potuto vedere come nelle isole greche sia un immancabile elemento di arredo urbano.
Bellissimi i vasi di basilico tenuti esposti alle finestre come fossero rose preziose.