RE: Il sintomo psicopatologico della glossolalia: il caso di Albert Le Baron
Grazie mille per il tuo puntuale commento 😊 quanto alla tua domanda ti rispondo dicendo che dal punto di vista degli studi pschiatrici sono sicuramente stati fatti dei passi avanti.. ma è un ambito di cui non sono assolutamente competente, quindi non posso entrare nello specifico. Tuttavia, so per certo che il criterio diagnostico della traducibilità permane e dunque il sintomo psicopatologico della glossolalia si fonda tutt'oggi su uno stereotipo ermeneutico. C'è un'incessante bisogno di dare un senso anche a ciò che ha semplicmemente un valore simbolico-antropologico e la libera interpretazione di suoni del tutto privi di senso, emessi dal locutore, pone ovviamente maggiori problemi nei casi di glossolalia estatico-profetica e collettiva, in quelle comunità che approvano tali "deliri" e che vogliono a tutti costi che il messaggio corrisponda a quanto atteso, mistificando di fatto l'enunciazione glossolalica a scopo religioso.. ma questa è un'altra storia 😉