Da grande diventerai ciò che vuoi... sempre se la matematica non ti rema contro!
Ho appena letto un articolo che mi ha fatto ritornare indietro nel tempo a quando mi dicevano che sarei diventato uno scienziato (all'epoca non si sapeva se con un contratto a tempo indeterminato o da precario!)
Secondo il premio Nobel Daniel Kahneman:
«Successo = Talento + Fortuna;
Grande successo = Un po’ di talento in più + Molta fortuna»
Condividete?
L’articolo che vi linko alla fine coglie il successo, nella fattispecie dell’educazione dei propri figli, come un elemento NON direttamente proporzionale all’impegno, alla bravura ed alla perseveranza ma come un matematico connubio dove “il caso” svolge un ruolo predominante.
Quindi, “potrai diventare ciò che vuoi”, per quanto possa essere una frase che stimola e rende desiderosi di raggiungere i propri obbiettivi, non è il motto di vita da tramandare ai propri figli.
Il caso, assieme a genetica, ambiente e tanti altri fattori plasmano il nostro presente segnando il nostro futuro in modo tale da lasciare la maggior parte di noi nella media (definizione statistica).
Personalmente
trovo il concetto matematico condivisibile.
È chiaro che con tutte le variabili in gioco non è auspicabile lasciare ai soli “impegno e perseveranza” la decisione di chi saremo, ma è un importante elemento di stimolo.
Sicuramente molto più importante di un incoragiamento è l'educazione e dare il buon esempio.
Oggigiorno, sognare non ha più la connotazione di valutare oggettivamente tutti gli eventi con maturità e cambiare i nostri comportamenti per raggiungere l’obbiettivo.
Sognare, oggi, ha il solo significato di fantasticare.
Forse perché siamo adolescenti precoci e mai adulti?
http://www.ilpost.it/2016/03/11/forse-non-dovremmo-dire-ai-bambini-potrai-diventare-quello-che-vuoi/
Hai ragione. Il talento non basta e non è sufficiente neppure l'impegno per avere successo. Ci sono altri fattori che genericamente chiamiamo fortuna che non possono essere ignorati. Uno di questi è il momento storico in cui si è nati
...anche la scelta dei genitori 😜
Kahneman ha dimenticato la scala sociale, che guarda caso nel suo paese negli ultimi decenni si è abbassata.
La fortuna, il caso, le circostanze, una certa intelligenza nelle relazioni interpersonali....tutto fa brodo.
In partenza la fortuna di avere qualcuno che ti guida nelle scelte e nella perseveranza, poi la capacità di trovare opportunità e avere il talento per poterle intraprendere.
Secondo me nel nostro DNA c'è scritto quasi tutto, poi gli eventi della vita possono cambiare il risultato, ma sarebbe meglio capire, fin da bambini, i nostri punti di forza e i nostri punto deboli.
Questo "tutti possono fare tutto" e la scuola "macedonia" di materie, non fanno che aumentare la confusione e l'insicurezza dei ragazzi che devono scegliere la via da percorrere.