Il mostro di Firenze. Storia del serial killer italiano. Parte 3

in #ita6 years ago (edited)

Nel capitolo 2 ci eravamo lasciati al 1968, anno in cui in un piccolo paese in periferia di Firenze avvenne un omicidio di 2 amanti con la conseguente condanna del marito reo confesso. Rammento che ritorneremo su questo duplice delitto al momento che le indagini future, con una svolta alquanto pittoresca, lo ricollegheranno alla serie degli omicidi del cosiddetto mostro di Firenze. Per ora lasciamo il delitto del ’68 chiuso e sepolto con il colpevole, almeno ritenuto tale, dietro le sbarre e catapultiamoci nel 1974.


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Fonte pixabay


Da quell’agosto 1968 passano ben 6 anni e nessuno o pochi a Firenze si ricorda di quel delitto in cui fu condannato un marito geloso che uccise la moglie in auto con l’amante. La vita era ritornata alla normalità ma una mattina di settembre del 1974 quella normalità venne di nuovo interrotta.

Settembre 1974, Borgo San Lorenzo (FI)

Siamo in piena campagna tra le colline del Mugello a nord-est di Firenze. Una mattina del 15 settembre un contadino alle prime ore del giorno si sta portando verso il suo vigneto che si trova a ridosso di una stradina sterrata. Nel percorrerla scorge un’auto, una Fiat 127 vicino alle sue vigne. Stupito della presenza di tale mezzo si avvicina per avere un quadro migliore della situazione. Appena è a pochi metri di distanza da esso nota la sagoma di un ragazzo con la testa appoggiata internamente allo sportello, come se stesse dormendo. I vetri del finestrino sono in frantumi. Ma non è finita. A pochi metri appena dietro l’auto scorge il corpo di una ragazza disteso sull’erba. La scena è agghiacciante e capisce subito che i due sono morti. Si precipita velocemente presso la sua abitazione per chiamare i Carabinieri.


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Contemporaneamente alla stessa stazione dei militari si erano presentati i familiari delle vittime a denunciarne la scomparsa, ancora ignari di cosa sarebbe accaduto. Il Maresciallo mentre sta parlando con loro riceve la comunicazione che sono stati rinvenuti 2 corpi senza vita. Senza dire nulla ai familiari presenti si alza e va sul posto. In pochi minuti l’aera è presa d’assalto dalle Forze dell’Ordine e di lì a poco anche la gente comune inizia ad avvicinarsi alla scena del crimine in quanto in un piccolo paese la notizia ha fatto subito il giro. Questo particolare sulla folta presenza di pubblico sulla scena del crimine porterà un criminologo dei giorni nostri a ipotizzare la presenza del serial killer tra quella gente. Ne riparleremo quando riporterò le varie teorie, tra cui la sua.

Le indagini

Da un primo sopralluogo gli inquirenti non si accorgono che i due giovani erano stati attinti da colpi di arma da fuoco. Apparentemente e frettolosamente dicono si tratta di un omicidio avvenuto con punteruolo. I corpi sono stati colpiti da diversi colpi di arma bianca, pertanto in un primo momento era stato difficile individuare altri tipi di ferite. Successivamente le autorità scopriranno che l’omicidio è avvenuto con una pistola e solo dopo sui corpi è stato infierito con un coltello. La cosa che colpisce di più in questo duplice omicidio sono state le numerose coltellate inflitte post mortem. Ben 96 sulla ragazza, 5 sul ragazzo. Altro particolare è che le coltellate sono state inflitte a circoscrivere un’area del corpo, seno sinistro e pube. Gli inquirenti si trovano davanti una scena agghiacciante ed hanno pochi elementi.

Iniziano a scavare sul passato dei 2 giovani. Il ragazzo il giorno prima era stato da un sedicente mago a farsi prescrivere una ricetta. Questo personaggio verrà indagato ma non sarà trovato nulla contro di lui. La zona dove sono stati uccisi è meta di guardoni e gli inquirenti iniziano ad avvicinarsi a questo mondo notturno e silenzioso composto da personaggi che spiano coppiette appartate.


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Ma anche in questo caso non riescono ad avere informazioni utili, probabilmente perché certi personaggi con quel vizietto difficilmente uscirebbero allo scoperto.

A differenza dell’omicidio del 1968 in questo caso gli inquirenti non hanno elementi di cui sospettare. Non ci sono amanti, non ci sono ex ingelositi. Solo un mucchio di bossoli lasciati sulla scena del crimine. La vita dei ragazzi era apparentemente normale. Il padre del ragazzo fu coinvolto in un omicidio molti anni prima e qualcuno ipotizzò una resa di conti ma non furono trovate prove di collegamento. Ma mentre brancolano nel buio arriva una telefonata anonima ai Carabinieri.


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Molti attribuiranno questa al serial killer. Il soggetto anonimamente nella telefonata specifica che in un campo a circa 300 metri dalla scena del crimine ha notato una borsetta. Forse è quella della ragazza che stanno cercando e che mancava al momento del ritrovamento dei corpi. I Carabinieri si precipitano a perlustrare il campo di mais segnalato e tra le alte piante rinvengono la borsetta, quasi a ridosso della strada. Più avanti, sempre sulla medesima strada rinvengono anche il reggiseno della ragazza. Gli inquirenti in base a questi elementi deducono che il serial killer sia scappato in auto e a folle velocità in quella direzione gettando i 2 oggetti dal finestrino. Anche la circostanza della telefonata anonima sarà studiata dallo stesso criminologo citato in precedenza che la attribuirà al serial killer e ne spigherà una strategia a scopo di depistaggio.

Le indagini ovviamente non si fermano. Si cercano possibili testimonianze che diano un indizio e una svolta alla vicenda. Per anni tutto rimarrà così con una coppia di ragazzi uccisi senza sapere il perché. Si inizia a ipotizzare un omicidio a sfondo maniacale vista la modalità di esecuzione prima e post mortem ma non ci sono elementi per dirigere le indagini verso qualcuno se non a ipotizzare il coinvolgimento di un guardone. Si saprà solamente che l’assassino è destrimane in base alle autopsie e che il coltello utilizzato ha una lama di misure 3x12 circa.

La comunità sconvolta riprende con gli anni la normalità ancora ignara che in giro c’è un maniaco che poi ucciderà ancora, stavolta ben 7 anni dopo! (In futuro queste lunghe pause tra un omicidio e l’altro porterà un giornalista di cronaca nera a formulare una teoria che vedremo nelle conclusioni)

Fine terza parte.

Qui la parte 1
Qui la parte 2

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Molto interessante @leandro77, aspettiamo con ansia le prossime puntate!

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