Una vacanza all’insegna delle pietre!
Una vacanza all’insegna delle pietre!
Giornate calde, afa, sole e tanta voglia di mare.
Agosto si avvicinava e Clarissa iniziava a programmare le sue strepitose vacanze estive, all’insegna del relax, del mare, delle serate e specialmente non poteva mancare l’osservazione scrupolosa dell’ambiente circostante e qualche ricerca in più sulle pietre del posto, la sua grande passione.
Era una giovanissima studentessa di geologia, affascinata dallo studio del terreno.
In particolare, la sua attrazione per lo studio della lava vulcanica e del fenomeno dei crateri l’aveva portata alla visita del vulcano Etna, con un approfondito studio delle nuove bocche sorte negli ultimi anni, a seguito delle recenti eruzioni vulcaniche che ne avevano modificato il territorio circostante.
Affascinata dalla Sicilia, proseguì il suo viaggio alla volta delle Isole Eolie, in particolare l’isola di Vulcano, al fine di poter correlare il divertimento con lo studio dell’attività costante delle eruzioni, che modificarono l’assetto territoriale, sino a renderlo unico.
Caratteristiche inoltre, la presenza dei fanghi termali, tanto benefici per la salute e della sabbia color nero, originata dalle eruzioni vulcaniche e dal raffreddamento della lava.
Arrivò il giorno della tanto attesa vacanza.
Una sera Clarissa girovagando tra le strade di Vulcano, si soffermò in un negozietto caratteristico, dove osservò l’esposizione di collane dalle pietre variegate.
Da sempre l’uomo ha subito un certo fascino per le pietre, la loro solidità e durezza, la diversa lucentezza che emanano, con delle sfumature uniche di particolare rarità e bellezza, dai colori variegati come il verde, il turchese, il rosa, il corallo, etc.
Il negoziante vedendo la ragazza tanto affascinata ed attratta da quelle collane e dalle diverse colorazioni delle varie pietre, le pose una domanda: <<Signorina, come le posso essere utile?>>.
Da quella semplice domanda iniziò un vero e proprio dialogo, partendo dall’origine di quelle pietre così apparentemente comuni, alle varie particolarità locali realizzate con la lavorazione della pietra lavica.
Clarissa spiegava che le pietre che di più costituiscono attrattiva e bellezza sono quelle dure, ossia le pietre metamorfiche, ignee o sedimentarie, che subiscono un processo di trasformazione e compattezza derivante dall’elevata temperatura e da pressioni enormi.
La mescola di diversi minerali, conferisce a queste pietre particolare appariscenza e pregio. Nell’antichità alle stesse venivano addirittura attribuiti poteri magici, sacralità, o usati come amuleti e comunque il loro possesso conferiva uno status di maestosità e ricchezza.
Ancora oggi le pietre preziose conservano un tocco di magicità e un’attrattiva unica.
Chi non vorrebbe possederle!!
Tra le più importanti i diamanti, i rubini, gli smeraldi, i zaffiri o i topazi.
A Clarissa piacque una collana rosa, attorniata da pietra lavica.
Concluse quel piacevole dialogo con il negoziante, che ne rimase tanto affascinato da dargliela in regalo.