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RE: Del recente passato e del prossimo futuro

in #ita6 years ago

Caro Team,
sono sollevata nel leggere parole di apertura verso un futuro che nelle vostre aspettative sembra radioso. Parto con le lodi per il lavoro che fate, verso il quale nutro un tale rispetto che mi frena, come ben sapete, dal prendervi parte attiva, consapevole dei miei limiti. Poiché però, come diciamo tutti noi insegnanti di latino e greco, è uno sporco lavoro ma qualcuno deve pur farlo, vi ringrazio pubblicamente di farlo per tutti noi.
Ma c’è un ma. Anche a me, come ad @anedo, riesce difficile coniugare il vostro modo di comunicare con la mia idea di comunità. Non metto in discussione il principio della gerarchia, non solo sacrosanta ma persino fondamentale per il buon funzionamento di qualunque struttura complessa. Tuttavia è il principio di autorità che mi va stretto, l’ipse dixit che cala dall’alto senza discussioni. In questo caso, avrei preferito anch’io che l’avviso di chiusura fosse accompagnato da due righe del tipo: “Lavori in corso, ci scusiamo per i disagi. La linea sarà ripristinata al più presto”. Se la questione era di tipo tecnico. Se invece era basata sull’insofferenza verso i malevoli, allora mi sembra meno comprensibile, vista la sproporzione numerica tra chi apprezza e chi disprezza. Perché, come qualcuno ha già notato, siamo tanti e tutti “sul pezzo”, anzi su vari pezzi che le nostre vite comprendono. Credo che questa accortezza sarebbe stata auspicabile verso la quasi totalità di noi che vi segue da mesi con rispetto e gratitudine.
Mi trovo d’accordo con le innovazioni che leggo in questo post, benché non mi siano tutte chiare. Quando non concordo (limite di due menzioni di PostIT, ad es.), lo dico. Quando non capisco, mi informo se posso e evito di intasare gli spazi pubblici con byte inutili al mio prossimo. Quello che ho capito, strada facendo, è che non ho gli strumenti per capire molte delle dinamiche sottese al sistema Steemit, perché non vivo intorno al mio pc e non so (non voglio) farmi i fatti altrui. Mi è accaduto però in passato di essere accusata di egoismo perché avevo dichiarato candidamente di aver delegato il mio voto per un periodo limitato. Nel mio interesse, ovvio, ma anche in quello della comunità, ovvio anche questo credo. Comparvero liste di buoni e cattivi, con censori pronti a puntare il dito contro comportamenti che forse vanno considerati per quello che sono, molto più diffusi sulla piattaforma di quanto non si creda o non si dica di credere. Vorrei ribadire che non è una bestemmia in chiesa dire che il motivo fondante della presenza delle persone su Steemit è finanziario. Non dimentichiamoci mai, nessuno di noi, che è dei nostri grandi o piccoli investimenti che parliamo. Non di un gruppo boy-scout o di un kibbutz. Anche quando ci diamo regole comuni e condivise, facciamolo nel segno del rispetto di tutti verso tutti, perché questo dovrebbe essere uno spazio di libertà.

I miei più affettuosi e speranzosi saluti.