Quando offrire la cena diventa una guerra tra sessi
Qualche tempo fa in rete spopolò la diatriba uomo-donna, primi passi, prime uscite. Detta terra terra, chi deve da caccià il coraggio e li sordi. Ecco. Visto che su determinati argomenti io zitta non ci so stare, sentivo il bisogno viscerale di dire la mia. Cominciamo.
La domanda era una – e anche molto semplice, a mio parere – e da quella è partito un dibattito talmente acceso che sembrava si stessero decidendo le fazioni per la terza guerra mondiale: Quando andate a cena con il vostro fidanzato/a (compagno, o frequentante o persona che vi interessa) chi paga il conto?
Ora, forse sono io che sono strana ma la risposta non è una sola. Dipende dal momento, dipende dalla situazione, dalla relazione con la persona con cui sto andando a cena. Dipende da talmente tante cose che personalmente ci ho messo un po’ a rispondere e alla fine ho optato per quella che fosse più veritiera possibile, cioè si paga a metà. Ora, non è mai vero che io ed il mio ragazzo quando usciamo smezziamo perché o paga lui o pago io a seconda di chi riesce ad arrivare alla cassa dopo un sacco di botte per chi deve pagare (perché lui vuole sempre pagare ma a me sta cosa non sta bene), però era quella che si avvicinava di più alla realtà. Ovvero una volta io, una lui. Insomma, un po’ per uno non fa male a nessuno. Anche perché bella bellissima la galanteria ma ad un certo punto ho piacere e voglia di offrire anche io visto che lavoro e ho uno stipendio.
E fin qui tutto bene, nel senso che io vi ho esposto il mio pensiero molto al volo e molto spiccio su come vedo questa cosa del pagare il conto al ristorante.
A quanto pare però sembrerebbe ci sia una grande fetta di donne che pensa che l’uomo debba offrire per forza di cose, perché le convenzioni sociali dicono così. Ora, è vero che nel momento in cui un uomo mi chiede di uscire per la prima volta a me fa piacerissimo vedere che si prodiga per offrirmi la cena ma non lo dò così per scontato che se mi ha invitato lui allora deve per forza pagare. Anche perché ci sono tantissimi motivi diversi per cui magari non può farlo, soprattutto quando si tratta di ragazzi che ancora studiano, non hanno un lavoro e quindi non hanno una loro entrata che gli può permettere di pagarti una cena intera se non dal McDonalds che, attenzione, in ogni caso sarebbe un bel gesto perché non serve un ristorante di lusso per conquistarmi, anzi (la galanteria è galanteria sempre, non cambia a seconda del ristorante costoso o dei posti belli dove si va). Tornando a noi, dicevamo che è bellissimo se lui fa il gesto ma non è scontato. Secondo un pensiero popolare se lui mi invita allora deve offrire per forza, ergo se io faccio il primo passo e lo invito allora sono io che devo pagare la cena intera? Allora si annulla la galanteria maschile che tanto vi piace se entra in scena l’uguaglianza tra i sessi. O forse il problema principale sta nel fatto che si dia per scontato che è l’uomo che deve fare tutti i primi passi? Lui deve chiedervi di uscire, lui deve scrivervi per primo, lui deve venire a prendervi, lui deve pagare. Lui, lui, lui, lui.
Allora, tolto il pensiero che sarebbe tutto molto carino e romantico – e vintage – credo che le cose non stiano più così da un pezzo. Ci battiamo tanto per l’uguaglianza fra i sessi ma quando ci fa comodo allora trasformiamo la galanteria in un obbligo sociale che l’uomo deve per forza seguire alla lettera altrimenti non è degno di uscire insieme a noi. Eh no, non funziona così. Se io, donna, voglio fare il primo passo lo faccio. Non penso che un uomo sia senza spina dorsale o non degno di uscire con me perché – per un motivo o per l’altro – non è in grado o non riesce a chiedermi di uscire. Molto spesso penso che gli uomini siano più spaventati dal rifiuto e dalla gogna a cui vengono sottoposti da queste femmine (non riesco a chiamarle donne) e dalle loro amiche e conoscenti piuttosto che da altro. Quante relazioni ho visto nemmeno cominciare perché “se lui non mi scrive per primo con me ha chiuso” o “se non mi chiede di uscire lui non gli piaccio davvero“. C’avete mai pensato che forse tutte le paranoie che abbiamo noi, le hanno anche loro? Sono esseri umani, mica macchine. Non è che perché hanno mezzo cervello nel pene (che poi pure tutta questa storia del sesso… ce ne sarebbero da dire sulle donne che oh, sai che papiri!) allora non si fanno le paranoie come ce le facciamo noi se ci piace qualcuno. Anzi, alle volte penso che per loro sia più difficile quando sono interessati a qualcuno.
Tutto questo per dire che molte volte vi fate fottere da convinzioni che vi tolgono la possibilità di trovare qualcosa di bello. E togliete anche la possibilità a quel povero cristo di provarci con voi. Alla fine buon per lui che s’è scampato sta pratica (perché se pretendete certe cose all’inizio non immagino gli obblighi da intraprendere in una relazione a lungo termine), però per colpa vostra sarà ancora più insicuro e chiuso e a quella dopo avrà ancora più paura di chiedere di uscire, per esempio. O forse diventerà stronzo perché “quella mi ha trattato di merda allora perché io devo fare il carino con le donne che son delle stronze?“. Tutto è possibile.
In conclusione tutta questa cosa del “deve offrire lui” è solo una convinzione che vi siete create nella testa dando per scontato che se non offre allora non gli interessate davvero. Le relazioni, di qualsiasi natura siano, sono un terno al lotto. Non sai mai cosa una persona voglia o meno da te, non sai mai quanto sia interessata o in che modo possa farti vedere che lo sia. Se un povero cristo non lavora ma comunque vuole provare a conquistarvi non è detto che se non vi offre la cena allora è uno stronzo. Ci sono tanti modi per mostrare interesse e non bisognerebbe mai confonderli con la galanteria. Quella è un modo di essere, è caratteriale. E soprattutto ci sono uomini che diventano galanti perché vedono di avere davanti una persona semplice che questa galanteria non la pretende e quindi viene a loro in primis voglia di usarla. Da tutta questa pantomima voglio mettere in chiaro una cosa: io ho espresso la mia opinione secondo le mie esperienze, considerando poi solo il punto di vista femminile perché non sono un maschio e non posso parlare di cose che non so e non conosco. Le relazioni sono come un burrone: o ti butti e speri che la vista sia meravigliosa e che il paracadute si apra o non saprai mai se il paracadute funziona e soprattutto se vedrai mai quei paesaggi fantastici. Di conseguenza o vi buttate o lasciate perdere perché non potete pretendere che una relazione sia frutto, fatica e coraggio solo di altri e che tutto vi cada dal cielo così, senza muovere un dito.
Ora, forse sono io che sono strana ma la risposta non è una sola. Dipende dal momento, dipende dalla situazione, dalla relazione con la persona con cui sto andando a cena. Dipende da talmente tante cose che personalmente ci ho messo un po’ a rispondere e alla fine ho optato per quella che fosse più veritiera possibile, cioè si paga a metà. Ora, non è mai vero che io ed il mio ragazzo quando usciamo smezziamo perché o paga lui o pago io a seconda di chi riesce ad arrivare alla cassa dopo un sacco di botte per chi deve pagare (perché lui vuole sempre pagare ma a me sta cosa non sta bene), però era quella che si avvicinava di più alla realtà. Ovvero una volta io, una lui. Insomma, un po’ per uno non fa male a nessuno. Anche perché bella bellissima la galanteria ma ad un certo punto ho piacere e voglia di offrire anche io visto che lavoro e ho uno stipendio.
E fin qui tutto bene, nel senso che io vi ho esposto il mio pensiero molto al volo e molto spiccio su come vedo questa cosa del pagare il conto al ristorante.
A quanto pare però sembrerebbe ci sia una grande fetta di donne che pensa che l’uomo debba offrire per forza di cose, perché le convenzioni sociali dicono così. Ora, è vero che nel momento in cui un uomo mi chiede di uscire per la prima volta a me fa piacerissimo vedere che si prodiga per offrirmi la cena ma non lo dò così per scontato che se mi ha invitato lui allora deve per forza pagare. Anche perché ci sono tantissimi motivi diversi per cui magari non può farlo, soprattutto quando si tratta di ragazzi che ancora studiano, non hanno un lavoro e quindi non hanno una loro entrata che gli può permettere di pagarti una cena intera se non dal McDonalds che, attenzione, in ogni caso sarebbe un bel gesto perché non serve un ristorante di lusso per conquistarmi, anzi (la galanteria è galanteria sempre, non cambia a seconda del ristorante costoso o dei posti belli dove si va). Tornando a noi, dicevamo che è bellissimo se lui fa il gesto ma non è scontato. Secondo un pensiero popolare se lui mi invita allora deve offrire per forza, ergo se io faccio il primo passo e lo invito allora sono io che devo pagare la cena intera? Allora si annulla la galanteria maschile che tanto vi piace se entra in scena l’uguaglianza tra i sessi. O forse il problema principale sta nel fatto che si dia per scontato che è l’uomo che deve fare tutti i primi passi? Lui deve chiedervi di uscire, lui deve scrivervi per primo, lui deve venire a prendervi, lui deve pagare. Lui, lui, lui, lui.
Allora, tolto il pensiero che sarebbe tutto molto carino e romantico – e vintage – credo che le cose non stiano più così da un pezzo. Ci battiamo tanto per l’uguaglianza fra i sessi ma quando ci fa comodo allora trasformiamo la galanteria in un obbligo sociale che l’uomo deve per forza seguire alla lettera altrimenti non è degno di uscire insieme a noi. Eh no, non funziona così. Se io, donna, voglio fare il primo passo lo faccio. Non penso che un uomo sia senza spina dorsale o non degno di uscire con me perché – per un motivo o per l’altro – non è in grado o non riesce a chiedermi di uscire. Molto spesso penso che gli uomini siano più spaventati dal rifiuto e dalla gogna a cui vengono sottoposti da queste femmine (non riesco a chiamarle donne) e dalle loro amiche e conoscenti piuttosto che da altro. Quante relazioni ho visto nemmeno cominciare perché “se lui non mi scrive per primo con me ha chiuso” o “se non mi chiede di uscire lui non gli piaccio davvero“. C’avete mai pensato che forse tutte le paranoie che abbiamo noi, le hanno anche loro? Sono esseri umani, mica macchine. Non è che perché hanno mezzo cervello nel pene (che poi pure tutta questa storia del sesso… ce ne sarebbero da dire sulle donne che oh, sai che papiri!) allora non si fanno le paranoie come ce le facciamo noi se ci piace qualcuno. Anzi, alle volte penso che per loro sia più difficile quando sono interessati a qualcuno.
Tutto questo per dire che molte volte vi fate fottere da convinzioni che vi tolgono la possibilità di trovare qualcosa di bello. E togliete anche la possibilità a quel povero cristo di provarci con voi. Alla fine buon per lui che s’è scampato sta pratica (perché se pretendete certe cose all’inizio non immagino gli obblighi da intraprendere in una relazione a lungo termine), però per colpa vostra sarà ancora più insicuro e chiuso e a quella dopo avrà ancora più paura di chiedere di uscire, per esempio. O forse diventerà stronzo perché “quella mi ha trattato di merda allora perché io devo fare il carino con le donne che son delle stronze?“. Tutto è possibile.
In conclusione tutta questa cosa del “deve offrire lui” è solo una convinzione che vi siete create nella testa dando per scontato che se non offre allora non gli interessate davvero. Le relazioni, di qualsiasi natura siano, sono un terno al lotto. Non sai mai cosa una persona voglia o meno da te, non sai mai quanto sia interessata o in che modo possa farti vedere che lo sia. Se un povero cristo non lavora ma comunque vuole provare a conquistarvi non è detto che se non vi offre la cena allora è uno stronzo. Ci sono tanti modi per mostrare interesse e non bisognerebbe mai confonderli con la galanteria. Quella è un modo di essere, è caratteriale. E soprattutto ci sono uomini che diventano galanti perché vedono di avere davanti una persona semplice che questa galanteria non la pretende e quindi viene a loro in primis voglia di usarla. Da tutta questa pantomima voglio mettere in chiaro una cosa: io ho espresso la mia opinione secondo le mie esperienze, considerando poi solo il punto di vista femminile perché non sono un maschio e non posso parlare di cose che non so e non conosco. Le relazioni sono come un burrone: o ti butti e speri che la vista sia meravigliosa e che il paracadute si apra o non saprai mai se il paracadute funziona e soprattutto se vedrai mai quei paesaggi fantastici. Di conseguenza o vi buttate o lasciate perdere perché non potete pretendere che una relazione sia frutto, fatica e coraggio solo di altri e che tutto vi cada dal cielo così, senza muovere un dito.
(c) pepina
PS. Ci tengo a precisare che nella mia attuale relazione sono io ad aver fatto il primo passo, lui ad aver offerto la prima cena. Un po’ per uno non fa male a nessuno.
Per non parlare della vulgata secondo cui se accetti la cena da lui poi ti corre L'OBBLIGO di essere molto, molto disponibile nel dopocena.
Quanto ero giovane e studiavo negli USA, scoprii che in quel paese la regola che l'uomo che paga la cena ha "comprato" anche qualcosa d'altro era praticamente una legge non scritta! Mi trovai quindi in molte situazioni buffe...dal rifiuto di andare a cena con me perché "non ci conosciamo ancora abbastanza", fino all'esatto contrario, cioè l'invito a salire in una camera d'albergo dopo aver offerto uno scrauso hot dog per pranzo :-)
Ecco qui io do il massimo della mia stronzaggine....anche perché con la mia sfiga troverei uno che giustifica la pedofilia.... a quel punto con faccia di tolla e sorriso smaliante mi scivola il caffè bollente sui suoi zebedei....ops ma si sa io sono cattiva...😎😎😎
Questa cosa poi, non ho voluto nemmeno aprire l'argomento che dopo diventavo volgare (e pure cattiva). Queste cose non le tollero proprio.
meep
"Ci battiamo tanto per l’uguaglianza fra i sessi ma quando ci fa comodo allora trasformiamo la galanteria in un obbligo sociale che l’uomo deve per forza seguire alla lettera altrimenti non è degno di uscire insieme a noi."
Non avevo mai letto/ascoltato una cosa cosi da parte di una donna, tutto ciò è di una sincerità rara a trovarsi.
Ci sarebbe da scriverne fino a domani, circa questo argomento.Mi limito solo a dire come la penso sul discorso "pagare una cena/cinema/pub ecc.ecc" .
A prescindere dal discorso uomo/donna , trovo che sia giusto che -se entrambi lavorano e hanno un reddito - paghi una volta l'uomo e la volta successiva la donna, oppure ognuno per conto proprio. Ma se ci troviamo davanti a una situazione nella quale solo uno dei due ha un reddito e l'altro è disoccupato/studente, che a pagare sia sempre e solo quello con il reddito.
A una mia ex, in procinto di laurearsi (e che viveva a 450 km dalla mia citta) pagavo biglietto del treno, cene,cinema ,pub, piscina e quanto altro, per fare solo un esempio personale. Brava pepina, come sempre.
Purtroppo ci sono donne che hanno voglia di fare le donne solo quando fa comodo. Io sono abbastanza femminista e mi batterò sempre per la parità dei sessi, motivo per il quale non mi sono mai creata il problema di scrivere per prima, di fare il primo passo, di (provare) a pagare io tutta la prima cena. Ma non per femminismo, piuttosto perché mi fa piacere offrire alla persona che mi interessa (o in questo caso, che amo) ☺️
Interessante articolo!brava!
Ben detto, se si vuole la parità, anche questo ne fa parte!
Io ho sempre offerto spontaneamente, sono masculo ☺
Però in effetti vanno valutati più elementi, per prima, la disponibilità economica di chi ne è coinvolto!
Spesso ci si dimentica che prima i maschi offrivano perché le donne lavoravano molto meno degli uomini quindi oltre che galanteria era anche "necessità". Ora no.
Metà, sempre e comunque!
Completamente d'accordo con te! Non avrei saputo spiegarlo meglio!
Io c'ho messo un sacco di tempo per riuscire a raccogliere le idee e dirlo nel modo più chiaro possibile hahaha
Mi piacciono moltissimo queste tue riflessioni e sono anche io del parere che un po' per uno non fa male a nessuno.
Ci lamentiamo tanto della società maschilista in cui viviamo (e purtroppo è evidente che sia così) quando però sono le stesse donne con il loro "deve pagare lui" ad alimentare ancora di piu questa disuguaglianza sociale.
Esattamente! Ci sono donne che han voglia di sentirsi femministe solo quando si tratta di determinate cose mentre per altre non si rendono conto che si comportano da maschiliste loro stesse.
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