Il manager ''digitale''
Oggi leggevo e analizzavo il fare di un manager che è un grande anche lui. D'altronde per imparare con la speranza di sviluppare idee che potrebbero essere anche molto più importanti delle loro, occorre scrutare l'operato di chi ha molta esperienza e dei luoghi che ha frequentato. Lui è Stephen Case, uno dei pochi manager laureati, e laureato né in ingegneria, né in informatica... ma in scienze politiche. Si forma nel marketing e nelle vendite e rivolge l'attenzione ad internet. Occorre capire cosa il cliente vuole per far crescere la propria azienda, basandosi principalmente sulle volontà dell'uomo medio.
Occorre dunque attrarre, e riesce a quotare in borsa la sua AMERICA ON LINE: attrarre gli iscritti per i contenuti che gradiscono, ma verranno invogliati a spendere in modo diverso cercando di costruire un'audience da fidelizzare. Ma quando si riesce a costruire un impero tecnologico, si capisce che il cammino verso ciò che è popolare è diverso. Cioè se per esempio si conosce internet, si comprende che tutti dovranno fare i conti con la tecnologia. Che è qualcosa di diverso dall'arte di padroneggiare la tv. Internet ha cambiato le regole e questo un manager lo capiva e assecondava questo modo di entrare nel mercato e di fare mercato. Bisogna cercare e trovare luoghi in cui si discutono argomenti buoni e condividerli con gente interessante che man mano, con il passare degli anni resta fidelizzata e aumenta i propri adepti. Questo è fare azienda.