Il Mio Halloween Alternativo (o Giuridico)
Il Mio Halloween Alternativo (o Giuridico):
(Foto di mia proprietà) -(Da notare la mia perfetta pettinatura prima di uscire da casa)
La Maschera Perfetta è la Nostra Paura:
La prima volta che sono entrata in facoltà, era il giorno del mio compleanno, del mio ultimo anno di liceo. Ricordo che gli influssi del pensiero pirandelliano hanno fatto girare brutti pensieri nella mia testa alla vista di persone così formali ed estremamente composte che cercavano di introdurci al mondo della giurisprudenza. Tutto quel decoro e rispettabilità che aleggiava nell'aria mi sembravano una grandissima maschera. Ebbi paura che studiando questa materia avrei potuto perdere la mia umanità, perdere me stessa per costruirmi una bella facciata barocca d'avanti. Per questo motivo non mi convinse subito l'idea di voler fare questo nella vita.
Più tardi ritornai sui miei passi e, studiando, questa mia visione è certamente cambiata e maturata. Non rimpiango la mia scelta.
Tuttavia si sa che se si sceglie un percorso di studi o si intraprende una carriera, bisogna già partire avendo una propria etica personale, che si presuppone sia di natura buona e lecita.
Dopo aver premesso ciò, posso dire che la mia paura in questo ambito è quella di diventare "l'avvocato desideroso di sangue" e visto in modo dispreggiativo dall'alba dei tempi.
Mi pare infatti di aver letto che i romani temevano meno la morte dei Giuristi, perché la morte un volta portatoti via non ti avrebbe più fatto soffrire, invece il giurista avrebbe continuato ad inveire tramite atti posti in essere da te che sarebbero passati in capo ai tuoi eredi.
Ciò che tutt'ora temo è che la mia etica possa venire meno, ho paura di perdere la mia umanità e ridurre tutto a sterili schematizzazioni di rapporti giuridici della vita. E questo può capitare, l'ho visto in molte persone che hanno dimenticato come ci si sente ad essere dall'altra parte, a sentirsi indifesi nei confronti della pubblica amministrazione o di privati. Non dico che abbiano perso totalmente la loro umanità, ma semplicemente la loro visione è stata improntata così tanto su istituzioni descritte da Codici e manuali, che per loro la risoluzione dei problemi è un puro gioco di scacchi. Dunque essendo tutto quasi meccanico, appare come se fossero poco interessati al lato emotivo del soggetto bisognoso di aiuto.
È altrettanto vero però che si possono trovare persone estremamente deliziose e disponibili, dunque mi sento in dovere di dire che non voglio fare di tutta l'erba un fascio.
Fin da bambina ho sempre sostenuto che da grande avrei voluto essere una persona giusta, con un'etica ferrea e che per chi avesse avuto bisogno ci sarei sempre stata.
Non avevo idea che avrei preso la scelta di studiare questa materia, ma in tutto questo tempo il mio pensiero è rimasto immutato, e mi sento molto fortunata sotto questo punto di vista, perché sono consapevole che molte altre persone vi entrano con altri scopi.
Non nascondo di aver avuto veri e propri momenti di crisi studiando le varie materie di cui si compone, e scoprendo le tante contraddizioni all'interno di tutte le fonti del diritto. Inizialmente mi facevo prendere da momenti di sconforto e confusione, che mi facevano dubitare della leicitá di questa; ma, successivamente, ho capito che avrei dovuto affrontare la situazione in modo diverso, come se mi sentissi in dovere di aggiustare le cose, e sono stata pervasa da un grosso senso civico.
Indubbiamente, per superare alcuni periodi di conflitti esistenziali ho avuto persone vicino, che mi hanno fatto da esempio e da ispirazione nell'approcciarmi alla vita pratica di tutti i giorni.
(Foto di mia Proprietà)-( Da notare la mia Pettinatura fuori casa)
Se Ridi della tua Paura, la Maschera Cade:
Ho scritto questo post per chiarire il motivo per cui ad halloween mi sono vestita da 'avvocato-vampiro' o 'avvampirato'. In un certo senso per scongiurare questo mio piccolo incubo e per renderlo meno pesante nella mia mente. Si sa che il forte e costante senso di dovere appesantisce la mente, e che come sosteneva Pirandello nella 'Carriola,' ogni tanto bisogna concedersi il lusso di non pensare e cedere le nostre tentazioni ai nostri momenti di più intima follia.
(schema fatto da me per la stampa delle frasi)
Piccola curiosità sul mio scherzetto creativo di quest'anno: ho pensato che essendo questo il giorno in cui "i morti si destano dalle loro tombe," di farmi aiutare a rivendicare il buon nome del giurista con l'ausilio di un grande avvocato romano della tarda epoca repubblicana: Marco Tullio Cicerone.
E per far ciò ho voluto stampare una quarantina di sue citazioni e girare per la mia città, spacciandole per "consigli," in modo da vedere l'attualità di queste e la reazione delle persone.
In pratica una persona doveva pescare una citazione dalla "busta dei consigli di Cicerone", ed applicarla alla propria situazione attuale, cercando di trarne effettivamente degli insegnamenti.
Chiaramente lo scherzo stava proprio nel vedersi una ragazza d'avanti, che vestita -in maniera formale - da vampiro ti chiedeva di pescare dalla busta una citazione di Cicerone, chiedendoti cosa ne pensassi.
Diciamocelo, ci si aspetta di tutto ad halloween, ma non questo.
Infatti la reazione di molti è stata quella di confusione totale, per altri invece è stata un'esperienza positiva perché hanno scelto di tenere la frase per sé.
Inoltre per chi avesse trovato la mia frase preferita di Cicerone, ci sarebbe stato un premio in dolci, ma nessuno lo ha fatto. Questa infatti era marchiata con un cuoricino ed era l'unica ad essere stata lasciata in lingua latina, avendo però la traduzione di fianco.
Cicerone infatti è noto per aver partecipato alla congiura di Catilina, e la mia citazione preferita proviene proprio da uno dei suoi processi: "Quo usque tandem abutere, Catilina, patientia nostra?" («Fino a quando dunque, Catilina, abuserai della nostra pazienza?»).
(schema fatto da me per la stampa delle frasi)
Il mio vestito da 'avvampirato' non ha, tuttavia, avuto molto successo: tutti pensavano avessi solo del trucco scolato in faccia, quindi in poche parole il pensiero comune è stato che avessi pianto, e non che fossi un vampiro.
Ma mi sono divertita ugualmente.