PostIT - n.74

Viaggiare: muoversi di continuo per raggiungere una meta; esplorare; conoscere; viaggiare senza spostarsi da casa, leggendo le pagine di un libro, guardando un documentario, parlando con chi ha conosciuto posti nuovi e sa raccontarli. Viaggiare è un esercizio dell’anima a non accontentarsi dei propri confini e valicarne di nuovi, abbattendoli. Viaggiare è perdersi nella contemplazione di un giardino zen giapponese, nel silenzio assoluto rotto solo dal vento che scuote con dolcezza i fiori di ciliegio e inonda le stanze di legno e di carta di un tempio. Viaggiare è guardare casa propria con nuovi occhi, meravigliandosi delle sorprese che riserva. Viaggiare può essere un’arte: l’arte del racconto, l’arte della fotografia, un flusso che ispira arte di qualsiasi forma. Il movimento è spesso necessario per l’ispirazione. Che può trovarsi in qualsiasi cosa. In un fiore appena sbocciato, in un volto osservato tra la folla, nelle parole pronunciate e in quelle scritte. Un’idea evanescente che se afferrata si fa concreta. Che anche una fiamma che forgia sapiente un metallo prezioso è uno spettacolo che lascia d’incanto. Buona lettura.

Il giardino giapponese di @elvisxx71

Genova dai tanti volti e dai tanti nomi. Genova che puoi amare o odiare, ma che non ti lascia mai indifferente, Protagonista di canzoni e poesie, è la musa di cantautori, scrittori e registi. @g-e-m-i-n-i, che da bambina si è innamorata delle canzoni di De Andrè, vive Genova nella sua interezza, ammirandone la bellezza sfacciata di giorno e assaporandone suoni e odori di notte. In questo suo peregrinare, l’autrice riesce a trovare l’anima più profonda della città nei carruggi che De Andrè cantava: “Nei quartieri dove il sole del buon Dio non dà i suoi raggi Ha già troppi impegni per scaldar la gente d’altri paraggi! (da “La città vecchia”).

Il Premio Nobel per la Letteratura, istituito agli inizi del ‘900 per volere di Alfred Nobel e curato dall'Accademia di Svezia, è ormai divenuto un appuntamento annuale fisso e molto atteso sia dal pubblico sia dagli autori. A causa del clamoroso scandalo che ha recentemente coinvolto l'istituzione - Jean-Claude Arnault avrebbe molestato sessualmente delle giovani donne, senza risparmiare l'illustre Principessa di Svezia - pare che quest'anno dovremo rinunciare alle premiazioni. L'evento infelice e l'annuncio conseguente del "congelamento" del premio, diventano, per @giuseppemasala, pretesti per fornire un'analisi contro corrente e provocatoria del fenomeno Nobel, da un lato innegabile occasione di visibilità per gli autori premiati, dall'altro incommensurabile e discutibile fonte di denaro.

Sia lode a Jean-Claude Arnault, che per aver toccato le regali terga di Victoria di Svezia ha terremotato il più ignobile, miserabile, insignificante e scandaloso premio letterario che mai sia stato assegnato: Il Nobel per la Letteratura

Straordinario il lavoro che ci presenta @orontius, realizza un trilogy con un diamante centrale seguito da due zaffiri blu. La montatura è creata interamente a mano e, attraverso il video, possiamo ammirare la maestria che si cela dietro questo splendido gioiello.

Ritorna l’appuntamento con il “The PostIT Review” di @ sarabelardo che ha analizzato per noi i Digest dal n. 60 al 66.

Mostrandoci i dati delle categorie che questa settimana hanno riscosso successo! E voi dove vi siete posizionati?

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