Nel 2016 gli italiani hanno speso, complessivamente, 95 miliardi di euro nel giochi d'azzardo (circa l'80% viene restituito ai vincitori), quindi la spesa effettiva è circa una quindicina di miliardi. Dal 2008 a oggi le spese per i giochi d'azzardo sono raddoppiate, si è verificato il boom di macchinette, Vlt e dei giochi online. Nonostante la crisi economica? Probabilmente è stata proprio la crisi una delle cause principali di questo aumento vertiginoso della spesa. Le persone più in difficoltà, magari spinte dall'illusione di facili guadagni, si gettano capofitto nel mondo dei gratta e vinci e delle slot, precipitando in una voragine da cui è difficile uscire. 

da superenalotto.it

 Possiamo davvero vincere? 

Quando qualcuno vince al Superenalotto sentiamo la notizia in tv o alla radio. "Fortunato lui", pensiamo. Vero. Ma fortunato quanto? Qual è la probabilità di fare 6 al Superenalotto? Per rispondere dobbiamo fare ricorso al calcolo combinatorio. La modalità del gioco come sapete è molto semplice: su 90 numeri a disposizione (da 1 a 90 appunto) ne vengono estratti 6. Se tutti i numeri che noi abbiamo scelto sono uguali a quelli estratti, allora vinco il massimo del premio. Sono previste ricompense anche per chi non indovina esattamente tutti e sei i numeri, ma poco importa, a noi interessa la vincita massima. Dunque, intanto calcoliamo quante possibili combinazioni di sei numeri posso potenzialmente formare a partire dai novanta a disposizione. Si ragiona così: all'inizio posso scegliere tutti e novanta i numeri, diciamo che scelgo il 42. Per scegliere il secondo numero mi rimangono adesso 89 possibilità, perchè un numero l'ho già scelto prima, escludendolo. Diciamo che scelgo il 34. Adesso devo scegliere il terzo, e ho a disposizione ottantotto numeri. Prendo il 12. Avete capito come funziona, a ogni nuovo numero le possibili scelte diminuiscono. Per ottenere il numero di possibili combinazioni di numeri dovrò dunque moltiplicare tra loro il numero di possibili scelte a ogni step: posso scegliere il primo numero tra tutti e novanta, abbinarlo a ottantanove altri numeri, e questi due ad altri ottantotto, e così via, fino a che non ho scelto tutti e sei i numeri. Dunque alla fine il calcolo diventa:

Un numerino piuttosto grande. Però non è questo il numero che mi dà la probabilità di vincita massima. Supponiamo che i nostri numeri siamo 42, 34, 12, 76, 55, 84. Se dividiamo 1 per il numerone, stiamo calcolando la probabilità che i numeri escano esattamente nell'ordine nel quale li abbiamo scelti, ossia il 42 per primo, poi il 34, poi 12 ecc...Ma per vincere il gioco non dobbiamo indovinare anche l'ordine di estrazione: se uscissero i numeri con quest'ordine: 55, 42, 34, 76, 12, 84, avremmo vinto. Però con il calcolo precedente non abbiamo tenuto conto di questo fatto: sono incluse anche le tutte le estrazioni con gli stessi numeri, ma in ordine diverso. Quindi il numero enorme precedentemente trovato va diviso per il numero di combinazioni possibili che possiamo creare con i sei numeri da estrarre. Ossia, si procede esattamente come prima. All'inizio ho sei numeri a disposizione, poi posso scegliere il secondo numero in cinque modi diversi, il terzo in quattro e così via. Quindi i numeri che ho scelto possono essere estratti in



modi diversi. Se adesso divido i due numeroni, di fatto sto dividendo il numero di possibili combinazioni dei novanta numeri per il numero dei possibili ordini di estrazione dei numeri che ho scelto.



Questo è il numero che ci interessa. È il numero di possibili combinazioni di novanta numeri, però escludendo le combinazioni dove compaiono gli stessi numeri, ma in ordine diverso. Quindi, di tutte queste combinazioni a disposizione, noi ne scegliamo una. Quindi la probabilità di fare 6 al Superenalotto é

Piuttosto bassina. Il nostro cervello non è in grado di concepire numeri così piccoli, ma per dare un'idea, la probabilità di morire venendo colpiti da un fulmine è di una su 81,701, mentre abbiamo una probabilità su 5.862 di morire in un incidente aereo. Sono probabilità molto più alte di quelle che abbiamo di fare sei.
Eppure qualcuno che vince c'è sempre. Per forza, a causa dell'elevato numero giocate, le combinazioni tentate sono complessivamente centinaia di milioni. È solo questione di tempo prima che qualcuno azzecchi quella giusta, è matematico. Sarebbe strano se non vincesse mai nessuno. Il problema è che noi tendiamo a ricordarci solo gli eventi che ci fanno piacere, mentre tendiamo a scartare quelli brutti. In questo modo, a fronte di una sola vincita, ci dimentichiamo dei milioni di persone che hanno perso.
Perdere è matematico, i giochi sono progettati per far perdere il giocatore (e qui mi riferisco soprattutto alle slot e ai gratta e vinci). Alla lunga è così, possiamo vincere qualcosa ogni tanto, non è vero che non si vince mai, se fosse vero il giocatore si stuferebbe subito, invece una piccola vincita sporadica è necessaria per invogliare a giocare di nuovo. State pur sicuri che i soldi vinti non vengono messi in tasca, ma reinvestiti per provare a vincere di nuovo, e alla fine vengono persi. Come detto prima, è su tante giocate che il giocatore complessivamente perde i suoi soldi. È un dato di fatto.   

Chi gioca tanto è scemo?

No, non per forza. I giochi sono costruiti ad arte per invogliare a giocare, e quello che prima era una semplice giocata settimanale poi diventa un vizio e infine una patologia vera e propria. Basta poco per caderci, possiamo caderci tutti. L'invito è a non spendere un soldo nel gioco d'azzardo, perchè quel soldo non torna indietro, è perso per sempre.
 
 

Fonti: https://www.avvenire.it/attualita/pagine/azzardo-e-nuovo-record-nel-2016-spesi-95-miliardi