27 settembre 2014 - Puyo

Questa notte ha piovuto molto e questa mattina c’era una leggera pioggerellina. Sia per le condizioni meteorologiche che per risparmiare tempo ho preso il bus con la modica spesa di 1 dollaro per giungere a Puyo distante oltre 60 km.
Siamo scesi di almeno 2000 metri con un clima diverso anche se la temperatura lascia molto a desiderare anche per la pioggia che non ci ha abbandonato per niente da quando sono in questa zona. A causa delle condizioni meteorologiche non ho potuto ammirare il paesaggio durante il trasferimento e posso dire di essere stato fortunato di aver trovato il cielo coperto appena arrivato nel nuovo posto.

Puyo, chiamata anche El Puyo, è una città dell'Ecuador ed è stata fondata nel 1899. Situata tra Baños e le città di Tena e Macas, ha rappresentato per molto tempo il centro commerciale, culturale e politico della regione. La città è situata sulle rive del fiume omonimo, un affluente del fiume Pastaza che poi porta al Rio delle Amazzoni. Puyo è avvolta da una natura rigogliosa ed è l'avamposto per tutti quelli che vogliono scoprire l'Amazzonia.

Appena trovato un hotel secondo i miei gusti sono andato a visitare il centro.
La città mi sembra come tutte le altre. Non ho potuto vedere il comune che era chiuso in quanto è sabato. Grazie ai suggerimenti della responsabile dell’ufficio parrocchiale sono andato a vedere il museo archeologico con varie abitazioni delle case indigeni. In un di esse ho visto uno sciamano o stregone che stava curando una ragazza. Gli sciamani sono in questi luoghi profondi conoscitori della natura, medici e stregoni assieme. Utilizzano ogni cosa, dalle cortecce alle foglie, alle resine, alle radici per guarire le malattie.
Il direttore del museo mi ha detto che nella zona ci sono vari gruppi etnici con una lingua appartenente alla famiglia quechua o kicwa e costituiscono la maggioranza della popolazione di Perù, Bolivia ed Ecuador. Egli, vedendo che pioveva, mi ha consigliato di vedere un negozio artigianale in cui vengono preparati oggetti locali.

Seguendo il suo consiglio sono andato a vederlo e ho trovato una signora madre di almeno due bambini impegnata nel lavoro di preparazione di questi oggetti. Mi ha detto di essere di origine quechua e che suo marito è un insegnante di storia. Mi ha parlato del suo gruppo indigeno mentre guardavo i suoi stupendi lavori creati.