Ecco l'ultimo (forse) dei romanzi in cui si muovono i protagonisti del ciclo del Suggeritore. In molti potrebbero aspettarsi una trama intrecciata durante i tre libri, invece non è così. Per quanto ci siano dei richiami, questi non sono mai di primo piano e non sono determinanti per il filone principale della serie. La trama risulta invece distinta per ogni romanzo, e il punto comune è rappresentato dalla tematica del “Suggeritore”: non tanto una persona, bensì un particolare profilo criminale che viene risaltato in questi romanzi.

Personalmente, la trama mi è piaciuta, nonostante alcune parti del romanzo siano per me risultate un po' troppo pesanti. Gusto personale. Rispetto a un classico poliziesco, questa volta troviamo degli elementi un po' più astratti. Non li inserirei nel fantascientifico, ma – per intenderci – potremmo farli rientrare in un abbozzo di quella categoria spesso indicata come “Techno”, che fa riferimento alle moderne tecnologie dei più disparati ambiti. Se vorrai leggere il romanzo, capirai di che cosa stia parlando.

La scrittura è la scrittura classica dell'autore, nonostante debba segnalare di aver percepito una progressiva perdita di originalità nel lessico e negli accostamenti di parole che spesso, specialmente nei primi libri dell'autore, risultavano molto a effetto, quasi accattivanti. È un lato che mi aveva appassionato, e di cui, con il passare dei libri pubblicati, il testo mi sembra più povero. Per il coinvolgimento, penserei a un personale 3,5, che però arrotonderò in eccesso.